La sinistra ha già tolto la tv al Cavaliere
Fassino e Rutelli si rivolgono all'Authority e disertano Matrix per protesta. Poi il premier rinuncia
«Berlusconi sarà su Canale 5. Da solo». Poco dopo piomba nelle redazioni delle agenzie di stampa, «rimbalza» in quelle televisive, provoca le reazioni «indignate» dei leader dell'opposizione, che chiedono l'intervento dell'Authority, e ha un effetto-boomerang a scoppio leggermente ritardato: Fassino e Rutelli, che dovrebbero essere ospiti di Matrix assieme a Casini e Fini, per protesta si rifiutano di partecipare. Infine, la rinuncia del premier e la conferenza stampa «volante» indetta dai capi di Ds e Margherita che «rivendicano» il merito dell'«abdicazione» televisiva del Cavaliere. Una giornata, quella di ieri, convulsa, frenetica e fatta di colpi di scena a raffica a 48 ore dalla fine della campagna elettorale più volgare e violenta del dopoguerra. Prima l'annuncio che Berlusconi sarà a «Terra», programma dell'ammiraglia di Mediaset. «L'idea, nata diversi giorni fa, era quella di ospitare anche Prodi per un confronto che non avesse la rigidità di quelli Rai - ha spiegato il conduttore Tony Capuozzo - Ho saputo del progetto solo due-tre giorni fa e oggi ho letto una lettera di Sircana (uno dei responsabili della propaganda prodiana ndr) il quale ribadisce che il rifiuto di Prodi era gia stato dato in precedenza. Poi è nata l'ipotesi di una puntata con il solo premier». Appreso dell'«ipotesi», Fassino, Rutelli e Prodi sono insorti. E, oltre a rivolgersi all'autorità per le comunicazioni per la eventuale violazione della par condicio, hanno messo in atto la loro «ritorsione mediatica»: disertare l'appuntamento con Mentana. Così è stato. Fini e Casini sono rimasti ad aspettare invano i loro «colleghi» e avversari politici, che non si sono presentati in studio per registrare la trasmissione. I leader di An e Udc non hanno nascosto il loro disappunto, parlando di «maleducazione». Delle altre reazioni è inutile fare la cronaca. Insulti, apprezzamenti da bar e polemiche feroci hanno fatto da contorno a questo show per una volta orfano di telecamere. Ma non era ancora finita. Saputo della rinuncia di Berlusconi, Fassino e Rutelli si sono detti nuovamente disponibili a incontrare Fini e Casini. Invano. «Se la fanno da soli», ha detto il primo mentre ambedue abbandonavano il programma. «È una questione di cortesia e di rispetto delle regole», ha chiosato il secondo. «Di fronte alla nostra disponibilità ci siamo trovati davanti al rifiuto di Fini e Casini - è stata la replica di Fassino durante la conferenza stampa convocata con Rutelli - Un altro piccolo atto di arroganza che poteva essere evitato. In ogni caso non sarà questo che turberà i nostri sonni». Qualche minuto prima, sempre durante l'incontro con i giornalisti, Fassino, che ha «rinnovato l'assoluta stima per Mentana, ha spiegato: «Le vicende delle ultime ore sono state segnate dal tentativo del presidente del Consiglio di compiere un ennesimo atto di arroganza e di prevaricazione delle regole che presiedono alla campagna elettorale. Berlusconi pretendeva di avere nella giornata di oggi, su Canale 5 una trasmissione dedicata tutta a sè, in prima serata. Questo avrebbe rappresentato una violazione delle regole. E la nostra presenza a Matrix avrebbe in qualche modo offerto copertura e legittimazione ad una violazione di legge».