La frase «rozza» del Cavaliere è già un tormentone
La frase del premier Berlusconi diventa il tormentone del momento. Dalle pagine dei giornali a internet, dalle manifestazioni in piazza ai gadget, tra rabbia e ironia, l'ultima mossa del Cavaliere ha fatto il giro del paese diventando lo spunto per battute di ogni sorta. Non sono mancate neanche le barzellette via sms come ad esempio: «Mannheimer ha assegnato la vittoria matematica all'Unione ossevando: "i coglioni sono necessaramente il doppio delle teste di cazzo"», o ancora «Il premier non dice balle, dice coglioni». Dopo l'attacco di Berlusconi il sito di Kataweb ha lanciato una petizione on line. Sul portale compare un link che dice: «Vi sentite indignati per l'insulto del premier, inviateci la vostra foto, la pubblicheremo con il bollino giallo (su cui è scritto "coglione, no orgoglione"). E se volete, firmate la petizione sottoscritta già da ventimila persone». Il sito www.festaunita.it invece ha proposto un sondaggio: «Che genere di coglione sei?». Quattro le risposte: «senza rimedio, super, normale e potenziale». La frase del Cavaliere ha avuto un tale «successo» che è diventata anche un capo d'abbigliamento reperibile su E-Bay. Infatti è possibile acquistare on line la maglietta, con la «fatidica frase» al prezzo di 14 euro. Ma le vie di internet sono infinite, e basta digitare la «fatidica parola» su un motore di ricerca qualsiasi per avere accesso a moltissimi siti che, con tono ironico, attaccano il Cavaliere. La fantasia si scatena. I giochi di parole sono innumerevoli, e la gente approfitta della situazione per scambiarsi battute del tipo: «Tette, culi e coglioni li vediamo ogni giorno dalle sue televisioni». A piazza Fontana di Trevi ieri mattina quasi tutti «erano diventati coglioni». Un gruppo di persone infatti sfoggiava un gadget appeso agli indumenti con scritto «siamo tutti coglioni». I quotidiani hanno completato l'opera con alcune vignette umoristiche taglienti: sul Corriere della Sera compare un intervistatore che chiede a un cittadino se è un coglione. Il Manifesto disegna un uomo che calcia via Berlusconi dicendo «Noi coglioni, lui fuori dai coglioni». Sull'Unità invece una coppia di bambini domandano al papà: «Babbo, tu sei coglione vero?» e il padre «si, certo! state tranquilli». Il mattino propone un dialogo fra due persone che dice: «i coglioni votano a sinistra», e l'altro risponde «allora è fatta, per ogni elettore di destra ce ne sono due di sinistra». Anche sul fronte internazionale, la frase del premier è balzata all'attenzione. Il People Daily stampato in Cina spiega che la parola in questione può anche voler significare «ritardato mentale o più correttamente idiota», mettendo in evidenza che Berlusconi oltre ad alimentare le tensioni del paese, insulta gli avversari politici». Il Times titola il suo articolo «Berlusconi cerca voti sulle hotline e con le parolacce». In Australia si sono fidati della traduzione letterale, Il Sidney Morning Herald scrive semplicemente «Testicles». Meno faticoso il lavoro per le testate francesi: «Couillions» grida ai quattro venti Liberation. Le Monde ignora, la France Press è d'accordo con Liberation.