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«Votate per non morire prodiani»

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Gasparri: «Tribunali aperti 24 ore al giorno per avere processi più rapidi»

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A dirlo è Maurizio Gasparri intervenendo al comizio organizzato ieri da Alleanza Nazionale a Roma, sulla riva del laghetto dell'Eur davanti a cinquemila persone. Il pensiero è andato al piccolo Tommaso e al modo in cui il bambino è stato ucciso: «Tutti gli italiani, alla domanda su quale pena dovrebbe essere inflitta agli assassini — ha continuato Gasparri — risponderebbero allo stesso modo. Senza arrivare a conclusioni estreme, l'importante è che vengano puniti adeguatamente con l'ergastolo». Di qui la riflessione più generale sulla condizione della giustizia italiana: dopo il ringraziamento a Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia — salutato da un caloroso applauso del pubblico — la proposta di «lasciare aperti i tribunali ventiquattro ore al giorno. Daremo ai magistrati gli straordinari pur di far sì che le sentenze dei processi non vengano lette dieci anni dopo». Il tema della giustizia è andato di pari passo con il ricordo dei «Fatti di Genova» e di come, secondo il parere di Gasparri, la sinistra abbia l'intenzione di «processare le forze dell'ordine presenti a Genova anziché i no global — che non vogliamo in Parlamento — e gli estremisti, quegli stessi estremisti che hanno messo a ferro e fuoco Milano solo poche settimane fa». A padre Sebastian, missionario dell'ordine di Madre Teresa di Calcutta e a Graziella Quattrocchi durante il comizio sono stati consegnati due gabbiani argentati: la sorella di Quattrocchi, tra richieste di autografi e strette di mano della folla, ha detto di essere vicina «a qualsiasi parte politica che mi abbia espresso solidarietà in tutto questo periodo. Il mio ringraziamento va a Giorgia Meloni, presidente Nazionale di Azione Giovani che mi ha teso una mano». Dopo l'«invito al voto per evitare che la sinistra vada al Governo e er non morire prodiani», rivolto alla folla dal capogruppo di An in Regione Fabio Rampelli, il pensiero è andato alle Comunali: per la questione del candidato unico nel centrodestra, Gianni Alemanno ha rinviato il dibattito ai giorni successivi il 9 e 10 aprile: «Solo dopo quella data potremmo decidere se presentarci alle Comunali con un candidato unico e scegliere il nome».

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