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«Da tempo sentivo che Tommy era morto»

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Questa la reazione a caldo di Costantina Comotari, la medium che indicò il corpo del piccolo Tommaso era sepolto nelle profondità del fiume Magra. «Il pendolino che uso per il mio lavoro - ha spiegato nella serata di ieri la sensitiva - mi aveva fatto capire che il piccolo Tommy era morto. Normalmente lo strumento registra 31 biohertz per una persona vivente. Ma per il bambino era stato sero biohertz». Il 16 marzo scorso, Costantina Comotari aveva detto: «Sento che Tommaso è morto e che si trova a qualche metro sott'acqua». La medium aveva telefonato ai carabinieri raccontando la visione che aveva avuto. Ma sbagliò luogo e segnalò il fiume Magra, vicino Pontremoli, in provincia di Massa. I militari si mobilitarono subito con sommozzatori e vigili del fuoco, setacciando il corso d'acqua per tutto il giorno. Ma non trovarono nulla. Paolo Onofri, papà del bimbo, aveva anche incontrato per oltre un'ora una sensitiva, Maria Rosa Busi: incontro avvenuto su richiesta della famiglia secondo la stessa medium, per sua iniziativa, invece, secondo i genitori del bambino di 18 mesi rapito la sera del 2 marzo scorso alle porte di Parma. «Il bambino è vivo e i rapitori si faranno sentire presto», aveva confidato il 25 marzo la sensitiva a chi le ha parlato dopo l'incontro. Un po' di fiducia anche nelle parole di Onofri, che veva parlato di «cauto ottimismo sul bambino. E spero che si concluda in tempi brevi». E dire che, dopo il fallimentare tentativo di ricerche nel fiume Magra, fra Parma, Massa Carrara e La Spezia, la stessa famiglia aveva chiuso la porta a maghi, cartomanti e medium, depositando tutte le proprie speranze nel lavoro degli investigatori, più volte elogiati. A incontrare la sensitiva erano stati il papà e l'avvocato Claudia Pezzoni, amica di famiglia e legale di Onofri nell' inchiesta sul possesso di immagini pedo-pornografiche. La mamma - secondo quanto riferito della medium - non aveva partecipato all'incontro perché non si sentiva bene. Nel colloquio con la sensitiva, comunque, non era arrivata nessuna novità clamorosa che poteva avvicinare papà e mamma al piccolo Tommy: «Non ha fatto rivelazioni - aveva detto il papà di Tommaso - ma ha dato indicazioni che ci potevano stare». Erano state considerate come parole fiduciose.

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