«Conferma di una situazione grave»

Il segretario Ds: «Così non si esce dal vicolo cieco nel quale siamo finiti»

Si riduce ancora la crescita, si aggrava ancora di più il deficit e l'indebitamento pubblico, si conferma che con le scelte fatte da Tremonti non si esce dal vicolo cieco nel quale è stata infilata l'economia italiana». Lo ha detto a Gorizia, prima di partecipare a una manifestazione elettorale, Piero Fassino, segretario dei Ds. «Credo che sia del tutto propagandistico e irresponsabile - ha proseguito il leader della Quercia - che da parte di Berlusconi e Tremonti vengano presentati questi dati con soddisfazione. Invece sono dati ancora più allarmanti, che confermano che con la politica di Tremonti l'Italia non va da nessuna parte. Serve una radicale svolta di indirizzi - ha concluso - perchè di questo passo il declino del Paese rischia di aggravarsi ancora di piu». «L'Unione non intende aumentare le tasse. Lo abbiamo sempre detto e ripetuto in questa campagna elettorale», ha detto sempre il segretario Ds a Gorizia. Fassino ha precisato che «i Bot e i Cct che sono stati acquistati dagli italiani continueranno ad essere tassati al 12,50% fino alla scadenza; vogliamo ridurre, non aumentare, la tassazione sui conti correnti postali e bancari, facendo passare la tassazione dal 27 al 20%; la tassa di successione sarà applicata soltanto ai grandi patrimoni e alle grandi fortune, mentre la stragrande maggioranza degli italiani non pagherà nessuna tassa di successione, e in particolare la casa che ciascuno lascia ai propri figli sarà esente da qualsiasi tassazione; che il trasferimento di successione di attività economica, come negozi, laboratori, imprese, e tutti gli immobili ad essi adibiti - ha precisato - saranno del tutto liberi da tassazione. Le cose, insomma, sono chiare». «Sono soltanto Berlusconi e Tremonti - ha proseguito il segretario dei Ds - che cercano di avvelenare la campagna elettorale facendo credere cose non vere. Ma anzichè raccontare le bugie agli italiani, perchè non spiegano adesso che ci sono i dati così preoccupanti della Trimestrale di cassa, come hanno fatto - ha concluso - in cinque anni a portare il Paese in uno stato di crisi così acuto?».