Ora anche la Merkel tifa per Silvio

Ora anche l'Europa cerca di tirare la volata a Berlusconi. Almeno quella parte d'Europa che fa riferimento al Partito Popolare Europeo. E se Romano Prodi continua ad agitare nervosamente la bandierina della visita italiana dell'ex cancelliere tedesco Helmuth Kohl («È venuto a Roma a farmi la campagna elettorale» ha detto qualche giorno fa il Professore), da ieri il premier può annoverare, nella lista dei suoi ammiratori, anche l'attuale cancelliere tedesco Angela Merkel. Passi per i leaders del Partito Popolare Europeo Hans Gert Poettering e Wilfried Martens che da due giorni si augurano una netta vittoria della Cdl alle prossime elezioni politiche, ma dalla «tedesca» Merkel nessuno si aspettava una dichiarazione di voto così eplicita. Così quando ieri, davanti alla platea del 30° congresso del Ppe riunita a Roma, «la cancelliera» ha detto di sperare in un «grande successo» dei «nostri amici italiani» qualcuno è rimasto a bocca aperta. «Spero che vinciate le elezioni - ha detto la Merkel rivolgendosi a Berlusconi e Casini - e che continuiate a difendere i nostri valori. Il Ppe deve restare una forza trainante in Europa per garantire prospettive di crescita». E pensare che, appena un'ora prima, Clemente Mastella, prendendo la parola davanti alla platea del congresso, per giustificare la sua scelta di candidarsi nelle file del centrosinistra, aveva citato a proprio favore l'esperienza tedesca dove «Agela Merkel governa grazie al sostegno del partito socialista». Poi Mastella, contrariato dalla scelta dei vertici del Ppe di schierarsi apertamente al fianco di Forza Italia e Udc (senza peraltro esprimere nessun augurio nei confronti dell'Udeur) aveva abbandonato la sala tuonando: «Sono stati scorretti. Peraltro dimenticano che la Merkel in Germania governa grazie all'aiuto dei socialisti». Chissà che dirà ora Mastella dopo che anche la «sua» Angela si è schierata al fianco di Berlusconi e Casini senza riservargli nemmeno una citazione. N. I.