Abolisca definitivamente l'Irap
Come ogni anno partecipo, insieme ai miei dipendenti, alla fiera del Cosmoprof a Bologna, dedicata a noi parrucchieri. A quest'evento ogni anno accorrono migliaia di professionisti, commercianti e amanti del settore estetica e capelli. Purtroppo da due anni, i due giorni di fiera coincidono con le giornate elettorali più importanti per il Paese: le elezioni politiche. Le scrivo affinchè, tutte le persone che devono intraprendere un viaggio per partecipare alla suddetta fiera, possano partecipare anche alle votazioni. Saluti e in bocca al lupo per 9 e 10 aprile. Puccilli Emilia Ancora sulle «pensioni d'annata»: non è mai troppo! È sicuramente questa l'arma vincente delle prossime elezioni. Sono centinaia di migliaia le «vittime» di tale iniqua situazione, tutti pronti a gettare nell'urna la loro approvazione solo se qualcuno fosse pronto a difendere i loro diritti. Sono centinaia di migliaia i pensionati civili e militari dello Stato che vedono assottigliarsi continuamente il valore dei loro trattamenti pensionistici, gravati dal continuo aumento del costo delle vita, e mai adeguati. In questi ultimi anni sono stati numerosi i disegni di legge approdati in Parlamento, ma è sempre mancata la volontà politica di risolvere il problema, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale n. 30 del 2004 avesse riconosciuto la necessità di un diverso adeguamento delle pensioni. Orbene, il Presidente Berlusconi ha l'opportunità di giocarsi la carta sicuramente vincente nella prossima competizione elettorale se mette nel programma del prossimo governo, e divulga con forza la notizia, il progetto di voler cambiare le regole delle «pensioni d'annata». Non è affatto trascurabile il numero di coloro che da anni attendono un riconoscimento alla loro attesa silenziosa, soprattutto se si pensa che dietro questo esercito di pensionati, dei loro familiari e dei loro amici, ci sono coloro che sono ancora in attività di servizio e che certamente darebbero il loro suffragio a chi promette di difendere il proprio lavoro di oggi. Valerio Di Liberato Colgo l'occasione de «Il Tempo» per manifestare al Presidente Silvio Berlusconi miei sentimenti di stima e simpatia, e suggerire per il prossimo incontro con Prodi: - più oratoria d'attacco e meno numeri, esporre, come normalmente avviene, pochi argomenti chiari e comprensibili; - esporre ciò che il Governo ha fatto e cosa intende fare; - insistere sulla difesa dei valori fondanti la nostra civile tradizione: radici cristiane, la famiglia e la vita ; - per i giovani: agevolazioni per la casa e lavoro; - difesa dei nostri prodotti; - abolizione dell'Ici sulla prima casa; - per i pensionati, che sono ormai tanti, elevare ad 800? le pensioni minime, ma rivalutare quelle d'annata al valore dell'inflazione reale. Prodi, che ha presentato un confuso programma enciclopedico, deve essere chiaro e non evasivo, su dove reperire la copertura economica necessaria a ridurre il cuneo fiscale, su rivisitazione degli estimi catastali, tasse sul patrimonio, pacs, matrimonio gay, procreazione assistita, eutanasia, Concordato, politica estera e immigrazione. Caro Presidente, continui ad essere tenace, resistente, e unico difensore e combattente della Casa dentro e fuori, porti questi argomenti all'incontro, attaccando a gamba tesa come in Confindustria, e la vittoria le arriderà. Giancarlo Picco Egregio Sig. Presidente ringrazio il Tempo che da questa possibilità ai suoi lettori di comunicare con Lei e ne approfitto per dirLe grazie di tutto quello che ha fatto fino ad oggi per il suo Paese. Sono un italiano vero e mi sento orgoglioso di esserlo, ma come dice Lei questa italianità sta scemando per colpa di chi oggi ci vuole imporre altre culture ed altre etnie, sradicando la nostra che ha radici secolari, tutto questo mi disgusta al tal punto di odiare chiunque mi parli di sinistra perchè vuol dire che non ama il suo Paese. Ben vengano coloro i quali lavorano e sono rispettosi dell