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La Cei ai candidati cattolici: puntate sui valori

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E ai cattolici candidati nelle liste dei diversi poli esprimono «l'auspicio» che, in caso di elezione, «siano fermento di una testimonianza di valori umani, su cui si spera ci sia l'aggregazione di tutti». Inoltre esprimono «preoccupazione» per le «difficoltà economiche di tante famiglie, soprattutto al Sud» e «solidarietà» ai cattolici della cooperativa della Locride bersaglio della 'ndrangheta. È stato il segretario generale della Conferenza episcopale italiana Giuseppe Betori, illustrando ai giornalisti il comunicato finale del consiglio permanente, a parlare dell'attualità politica, con le elezioni alle porte e molti cattolici candidati nelle diverse coalizioni. La scelta di candidarsi, ha osservato il vescovo, è stata fatta «per scelta personale e libera. Speriamo - ha sottolineato - che da parlamentari abbiano la stessa coscienza illuminata che ha guidato i loro passi quando ricoprivano ruoli nell'associazionismo cattolico». Quello dei cattolici che dall'impegno sociale o professionale passano a quello politico, ha osservato il segretario della Cei, «è un fenomeno che ha sempre caratterizzato la vita della Chiesa, non è una novità; visto che da dieci anni non c'è più un partito di riferimento del mondo cattolico». A loro i vescovi ricordano quindi quei «contenuti irrinunciabili, fondati sul primato e sulla centralità della persona umana, da articolare nel concreto dei rapporti sociali». Tra questi ci sono «il rispetto della vita umana dal concepimento al suo termine naturale e il sostegno alla famiglia legittima fondata sul matrimonio».

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