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L'Unione ora strumentalizza i bimbi bolliti

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Su questo dato «storico» non ci sono dubbi. La questione che si pone, invece, è squisitamente gastronomica: li mangiano lessi (alla bolognese), fritti (come gli spaghetti) oppure al vapore (come i ravioli)? L'ironia sorge spontanea. Altrettanto non si può dire delle polemiche esplose, tanto per cambiare, dopo una frase (una) di Berlusconi, che ha citato il «Libro nero del comunismo»: «...all'epoca di Mao - ha detto il premier a Napoli - in Cina non mangiavano i bambini ma li bollivano per poi usarli come fertilizzante nei campi». Una citazione che, pur sottolineando seriamente la spietata «durezza» dei regimi comunisti (che magari non divoravano i bimbi ma spedivano i loro genitori nei campi di lavoro), era stata pronunciata in tono scherzoso. Ma si sa, in questa campagna elettorale, sicuramente la più violenta degli ultimi decenni, il sarcasmo è un'arma a doppio taglio. Così la frase del Cavaliere è stata utilizzata per far diventare incandescente il fuoco delle polemiche. Prodi e i suoi hanno «tuonato» contro il loro avversario che «scredita l'Italia all'estero». E si è rischiato perfino l'incidente diplomatico: da Pechino il ministro degli Esteri si è affrettato a definire «senza fondamento» le dichiarazioni del capo del nostro governo, e la Farnesina è stata costretta ad intervenire per sottolineare che «la frase in questione si riferisce a episodi che avrebbero avuto luogo nel passato, mentre è evidente l'inesistenza di intenti polemici nei confronti della Repubblica popolare cinese». Insomma, un putiferio. La verità è che in ambedue le coalizioni non si perde l'occasione per accapigliarsi sulle cose più futili (un altro esempio è quello delle Clarks «ex scarpe di sinistra» diventate di destra e delle Tod's «vittime» di un destino speculare quando Della Valle è stato attaccato a Vicenza dal Cavaliere) trascurando i problemi concreti del Paese. E che l'ironia non è di casa né a destra, né a sinistra lo dimostrano le dichiarazioni di Prodi da un lato e di Calderoli dall'altro. Che ha detto l'ex ministro leghista diventato celebre per aver esibito una t-shirt anti-Maometto e aver definito una sua legge (quella elettorale) «una porcata»? Eccovi la sua ultima uscita: «Se Berlusconi ha sbagliato, sostenendo che i bambini in Cina venivano bolliti, lo ha fatto per difetto, perchè purtroppo in passato, in regimi comunisti, in particolare quello cinese, in periodi di carestia, i bambini sono stati addirittura mangiati!». Certamente Calderoli ha detto la sua per correre in soccorso del premier, andando perfino oltre quanto riportato dal libro citato da Berlusconi. E meritandosi una risposta indiretta da un comico come Maurizio Crozza che, seppur di sinistra, di sarcasmo e ironia se ne intende: «Se i comunisti mangiano i bambini - ha detto Crozza riferendosi alla spettrale magrezza di Fassino - vuol dire vche i bambini non fanno ingrassare...».

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