Berlusconi a Ballarò spacca la sinistra
Un premier in grande forma fa esplodere le contraddizioni tra le posizioni di Bertinotti e della Bonino
La rappresentante della «Rosa nel pugno» Emma Bonino e il leader di Rifondazione Fausto Bertinotti appaiono su opposti fronti nei delicati temi del'economia. Tant'è che alla fine il conduttore Giovanni Floris è disorientato e chiede provocatoriamente alla Bonino se crede veramente se sia possibile una convivenza pacifica in un probabile governo del centrosinistra. Non solo. Le telecamere, secondo quanto rivela Berlusconi, avrebbero oscurato uno scambio di battute tra Bonino e Bertinotti. Il dibattito iniziato in modo soporifero con Berlusconi dai toni calmi si è animato solo alla fine. Oltre a Bonino e Bertinotti, ospite il segretario della Dc Rotondi. Berlusconi ha offerto anche un siparietto. Mentre Floris cercava di spostare l'attenzione dalla discussione tra Bertinotti e la Bonino dando la parola a un tributarista, Berlusconi si è alzato dalla poltrona e prendendo sotto braccio il conduttore gli ha indicato che «il tema interessante» della discussione era un altro. «Stanno litigando il signor Bertinotti e la signora Bonino», ha detto restando in piedi accanto a Floris, che ha continuato a sorridere invitando tutti a mantenere la calma. «Il fatto interessante, adesso glielo spiego - ha aggiunto Berlusconi - è quello che sta accadendo tra Bertinotti e la Bonino. Lo spieghi anche lei a Floris, signora Bonino...». La querelle è esplosa sul delicato tema delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni su cui insiste la Bonino ma che non vanno giù a Bertinotti. Si parte sulla privatizzazione di Alitalia. «Se non liberaliziamo il mercato, il paese non si riprende», afferma Bonino citando i costi vantaggiosi di alcune compagnie low cost e arrivando a dire che sarebbe preferibile addirittura il fallimento dell'Alitalia. Immediata la replica di Berlusconi che attacca: «Lei e Bertinotti siete su posizioni opposte: Bertinotti vuole statalizzare e lei privatizzare». Il leader di Rifondazione infatti si lascia scappare che l'Alitalia è «un campione nazionale» che va difeso. Poi il premier sottolinea che «l'Alitalia c'è ancora, è lì che funziona. Certo, se non ci fossero tutti gli scioperi indetti dai sindacati di sinistra...». Il discorso cade anche sulla Cina. Berlusconi si difende dale accuse replicando che quanto ha detto «è storia. Mica li ho bolliti io i ragazzini». Berlusconi in tv ribatte anche alle accuse di godere di un fisco vantaggioso. «Mediaset paga al fisco 4 miliardi di vecchie lire di tasse per ogni giorno lavorativo». Il premier attacca infine Prodi sottolineando che il prof ha usufruito del condono per alcune sue società.