Anche l'Authority sferra l'attacco sotto tiro le reti Mediaset
L'Unità dell'Authority «Conflitto d'interessi» infatti potrebbe aprire d'ufficio o su istanza di terzi la procedura per verificare se c'è stato un «sostegno privilegiato» delle reti Mediaset a una persona che ricopre incarichi di governo, in questo caso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. A stabilire che vi sia un procedimento distinto è una norma regolamentare approvata dalla stessa Authority per regolare le procedure relative al conflitto di interessi per le materie di pertinenza: in sostanza se c'è stata violazione di una norma parametro, la par condicio ad esempio, ma anche le norme sulla pubblicità elettorale, L'Unità per il Conflitto di interessi può procedere a verificare se vi sia stato, appunto, il cosidetto «sostegno privilegiato» a un esponente del governo. E può farlo anche d'ufficio. A quanto si apprende l'Authority sta monitorando i dati delle trasmissioni televisive nel periodo 14-25 marzo al fine di verificare il rispetto della par condicio. Per il periodo precedente l'Autorità aveva già sanzionato per 450 mila euro Mediaset. Per violazioni delle norme della legge sulla parità di trattamento per i candidati, l'Autorità può procedere tra l'altro alla diffida, determinare una sanzione economica ( da 10.000 a 250.000 euro come previsto dalla legge 249) sino alla sospensione per un certo periodo delle trasmissione che ha violato le norme.