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«Rimboccati le maniche, non è finita»

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C'era una volta il Corpo Forestale che dava lavoro a molti genitori che lavoravano per la difesa dell'ambiente. Erano regolarmente pagati, con diritto alla disoccupazione agricola e contributi per la pensione. Da circa 10 anni le Comunità Montane non danno più lavoro a nessuno; ci sono poi i «lavoratori socialmente utili» che percepiscono per 80 ore mensili solo 480 euro e senza contributi di pensione. Ci sono poi tanti giovani disoccupati che non mirano al matrimonio perché non sanno come mantenersi con i figli che verranno. Si può vivere così? Nel nostro Comune negli ultimi dieci anni molte persone sono andate in pensione, perché non sono state fatte le nuove assunzioni? Spero che qualcuno mi capisca. Gualtiero Barbieri Se la sconfitta, a destra, è data per certa nelle imminenti elezioni, ci sembra opportuno prevedere e consigliare, l'atteggiamento e le sane decisioni del perdente, in questa imminente fase politica della vita italiana. Per prima cosa occorre rimboccarsi le maniche e lavortare per il bene dell'Italia, con una certa collaborazione di interessi per i problemi quotidiani della pluralità della popolazione italiana, per le necessità a volte indispensabili per poter vivere. Berlusconi conosce questi problemi per essere stato a capo della vita amministrativa italiana che non quadra, tenuto conto dell'enorme pluralità di uffici a volte periferici di scarsa utilità per gli interessi della popolazione operante. L'opposizione può in certri casi adempiere ad una funzione della vita dello Stato, evitando degenerazioni di carattere territoriali contro le quali, accadrà, come per Berlusconi, avere maggiore «voce in capitolo e con minori detrattori». Angelo Cianci Caro Presidente, chi vi parla è uno delle migliaia delle piccole imprese che operano nel campo dell'abbigliamento che attualmente attraversano la crisi più profonda del secolo. Consiglio di spezzare una lancia in nostro favore. N.B. siamo un esercito di piccole imprese con milioni di dipendenti Lettera firmata Caro Presidente, colgo l'occasione ancora una volta per ribadire quello che con nota del 9 febbraio 2006 Le avevo segnalato. Il mio suggerimento che potrebbe tradursi in un fattore vincente nel confronto televisivo del 3 aprile spenda una parola fondamentale sulle pensioni degli ex dipendenti e servitori dello Stato e di Enti Pubblici che sono gli unici ad essere rimasti con pensioni da fame. Chiedono pertanto di ottenere l'aggancio alla dinamica salariale. sono sicuro che Ella avrà modo di constatare quanti pensionati delusi da tanti anni voteranno per il suo partito. Le auguro e mi auguro che si confermi un buon risultato. Silvio Russo Caro Presidente, sento il dovere come suo elettore di condividere l'ultimo intervento da Ella sostenuto (Confindustria) perché non esiste dialogo con questa sinistra, la quale odia tutto ciò che è privato, considerando ciò un furto alla società. Inoltre sono contro ogni forma di capitalismo, sono dei dittatori consumati pertanto seguiti nella maniera che più piace alla gente comune, la quale è più comprensiva di quanto Ella crede. Le invio i più sentiti auguri sia in politica che nella sua famiglia con simpatia Forza Italia Lettera firmata Plaudo a questa iniziativa e faccio gli scongiuri che la destra possa ancora governare il nostro Bel Paese.. con Berlusconi e la Casa della Libertà qualche cosa sicuramente non va.. ma se arrivasse Prodi e tutta l'armata brancaleone saremmo più sinistri!!!!!! Auguri al Cavaliere. Antonietta È di vitale import anza per la nost ra Italia che vinca il centrodestra vista la falsa campagna della sinistra. 18milioni di pensionati sono in attesa che il Presidente Berlusconi in modo esplicito affronti il problema delle pensioni d'annata. Il risultato del 9 aprile sarà sicur amente vincente per il centrodestra. Cordialmente S.L.V. Diamo a Cesare quel che è di Cesare Certamente le leggi cosiddette «ad personam» ed altre molto affini non danno sicuramente lustro

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