Prodi ora ha paura: «La Cdl la smetta»
Tutta l'Unione in campo: «Il centrodestra sta facendo terrorismo psicologico sulle tasse»
E adesso Romano Prodi comincia a temere che la campagna di Berlusconi abbia effetto. E così, il Professore e tutta l'Unione si ribellano. Prodi definisce le accuse del Cavaliere apertamente come «bugie», e che per Piero Fassino rappresenta una forma di «terrorismo psicologico». In ballo c'è, ancora, la questione del cuneo fiscale, la cui riduzione programmata dall'Unione significa, per la Cdl, che il governo dovrebbe trovare i soldi intervenendo sui risparmi degli italiani. Tutte queste accuse, per Fassino, non sono che una forma di «terrorismo psicologico», con il quale Berlusconi vuole nascondere il fatto che il programma dell'Unione parla di riduzione delle tasse e di recuperare dall'evasione fiscale le risorse per mettere a posto i conti pubblici. Oltre al capo del governo, Fassino critica anche il suo vice, Gianfranco Fini, accusandolo «di mettersi a giudicare tutto e tutti alla fine di cinque anni in cui hanno ridotto l'Italia a un disastro». Quanto ai Bot, sui quali la Cdl minaccia nuovi balzelli in arrivo, è Francesco Rutelli a precisare: «non siamo pazzi», nonostante l'insistenza di Berlusconi e dei suoi alleati, l'Unione non ha in alcun modo intenzione di intervenire sui titoli di stato. Semmai, ribadisce il presidente della Margherita, la coalizione pensa di spostare il peso del prelievo fiscale dal lavoro alla rendita speculativa. Mentre il segretario del Prc, Fausto Bertinotti, spiega che il fisco, per la sinistra, deve essere «un elemento di redistribuzione da chi ha grandi patrimoni e grandi ricchezze a chi non ne ha»; operazione che può essere fatta «salvaguardando i proprietari della prima casa, i piccoli risparmiatori per fare invece delle tasse che colpiscano la rendita e l'evasione». E anche Fassino torna alla carica: «Bisogna fare chiarezza sulle tasse, sui Bot e i Cct perchè gli altri travisano le nostre proposte: la nuova aliquota del 20% su Bot e Cct vale solo per le future emissioni, non certamente sui buoni emessi fino a oggi, sui quali si continuerà a pagare il 12,5%». Il leader Ds ha poi ribadito che il centrosinistra «vuole ridurre dal 27% al 20% le tasse sui depositi bancari e postali che riguardano i risparmi del 64% delle famiglie italiane» e ha aggiunto: «vogliamo ridurre di 5 punti i contributi pagati da lavoratori e imprese ogni mese. Se questo è il partito delle tasse fate voi». L'accusa a Berlusconi di raccontare «bugie» per spaventare gli elettori è lanciata anche dal presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Mentre il segretario dei Popolari- Udeur, Clemente Mastella, garantisce che non ci sarà alcuna tassazione a danno dei piccoli risparmiatori; perché «Prodi è una persona seria», e perchè il suo partito, avverte Mastella, non permetterebbe mai «una tassazione spropositata», soprattutto se imposta ai «ceti più modesti».