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PEDRIZZI (AN)

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«Il loro contributo sarà ininfluente Questa è la prova»

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«Anch'io - dice - ho inviato una lettera ai miei elettori. Non ci vedo nulla di male. Ma inviare una lettera per rassicurare l'elettorato cattolico mi sembra un tentativo di scusarsi in anticipo». «Dopotutto - continua - negli ultimi anni il cattolico a sinistra ha ampiamente dimostrato di essere qualcosa di estraneo alla coalizione, mentre nella Cdl il programma lo hanno fatto i cattolici. Non è un caso che nel nostro programma si parli di difesa della famiglia fondata sul matrimonio, mentre in quello dell'Unione di Pacs e unioni civili». Però la Binetti e Bobba hanno scritto ai cattolici proprio per rassicurarli che questa linea radicale non vincerà? «Si illudono. Il loro contributo sarà ininfluente. Non è un caso che, proprio nell'Unione, sia nato un partito ispirato dal laicismo spinto che punta all'abolizione del Concordato. Tra l'altro Binetti e Bobba sono stati sconfessati anche dalla Margherita. Questo è un fatto». Certo, a sentire Pedrizzi, non c'è un solo motivo per cui un cattolico dovrebbe candidarsi con l'Unione. Se è così perché Bobba e Binetti lo hanno fatto. Non è che, zitto e zitto, Ruini ha voluto gettare i primi mattoni per la creazione del Grande Centro? «Non credo proprio. Anche perché, se così fosse, la strategia di Ruini è già fallita. L'esempio della lettere dimostra che i cattolici nel centrosinistra sono assolutamente irrilevanti. Il fatto è che, un cattolico serio, vota centrodestra». N. I.

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