E Rotondi si fa il «Porta a Porta» alternativo
Al dibattito erano presenti lo stesso Rotondi, Daniele Capezzone (Rosa nel Pugno), Dario Galli (Lega Nord), e i dirigenti Marco Ferrando (Rifondazione comunista) e Roberto Poletti (Verdi). A condurre il dibattito è stato Gianfranco Funari. L'avvocato Brugnoletti, a cui Rotondi ha affidato la denuncia al Tribunale civile e all'Authority, ha parlato nei dettagli dell'esposto. La trasmissione andrà in onda questa sera alle 20,30 su Odeon Tv. La protesta aveva come obiettivo i salotti tv che ignorano gli esponenti dei partiti minori di centrodestra e centrosinistra, quello di Vespa soprattutto. «I contenuti politici non sono solo dei grandi leader, ma anche dei piccoli partiti. E il cittadino ha il diritto di conoscerli, potrebbero piacergli - ha dichiarato Gianfranco Funari - Il mio compito è dar voce a chi viene escluso dalle tv principali. Non ho mai accettato le candidature politiche che mi sono state proposte, perchè sento che con il mio spazio di anarchia su Odeon Tv posso fornire un servizio migliore ai cittadini». Rotondi ha precisato, nel corso della trasmissione on the road, che «Berlusconi è e rimane il leader della Cdl». «In giro non ne vedo altri», ha aggiunto il segretario della Democrazia cristiana. «Il premier in questi cinque anni ha lavorato bene - ha spiegato l'esponente Dc - è la migliore espressione che il centrodestra potesse mettere in campo tant'è che Prodi e la sinistra sono andati in fibrillazione e in difficoltà da quando Berlusconi ha iniziato a fare campagna elettorale. È grazie a lui e a un programma che vede l'Italia protagonista nel mondo che la Casa delle libertà vincerà le elezioni, e l'Unione subirà una sconfitta sul terreno del programma e della leadership». A margine della registrazione del programma, Rotondi ha sottolineato le ragioni della sua protesta: «Vespa non ci ha mai invitato mai nell'ultimo anno e mezzo, cioè da quando il nostro partito è stato fondato. Mentre invece Antonio Di pietro ha avuto 42 presenze e Carmine Mastella 44. E si tratta di due partiti che hanno la nostra stessa consistenza elettorale. Quella di porta a Porta è una gestione abitraria e questo monopolio deve finire»