di MARZIO LAGHI DAL «SOGNO fallito» alla paura.

Da un lato il centrosinistra, che accusa gli avversari di seminare terrore dopo aver distribuito a man bassa un lustro fa «sogni mai avverati». Dall'altro il centrodestra che accusa Prodi di voler aumentare le tasse e di avere le idee poco chiare in materia fiscale. L'ennesima giornata «di fuoco» comincia con l'attacco di Berlusconi: la sinistra aumenterà le tasse e colpirà i risparmi degli italiani, sostiene il premier. I rappresentanti dell'Unione rispondono con veemenza: «Il Centrodestra ha seminato cinque anni fa sogni che non si sono avverati e ora semina paure ingiustificate nei confronti del centrosinistra - afferma il candidato premier Romano Prodi - Noi con il voto vogliamo cacciarla la paura che, con altri cinque anni di questo Governo, si tradurrebbe in incubo per tutti noi. I leader del Centrodestra seminano paura tutti i giorni e questo - ha concluso Prodi - li rende ancora più sgradevoli di fronte all'opinione pubblica». Esaurita la polemica su attentati «alla spagnola» (cioè per influenzare il voto), ecco esplodere quella sui futuri balzelli se vincesse la sinistra. «Ieri il professor Prodi nel suo comizio a Pisa si è lasciato sfuggire l'ennesima gaffe sulle tasse, indicando nel 19 e non più nel 20 per cento il nuovo livello di tassazione delle rendite finanziarie, Bot compresi e dei conti correnti bancari e postali - sottolinea il consigliere politico di Bondi, Francesco Giro - Dietro la pressione delle nostre critiche, è iniziata la lotteria delle cifre che Prodi non conosce e comunque non sa gestire, costretto com'è anche dai suoi alleati a cambiare idea ad ogni piè sospinto». Per il vicepremier, poi, «il nervosismo con cui Prodi continua a dire che il centrodestra semina paura, è la riprova del fatto che su questo tema è in particolare difficoltà», osserva Gianfranco Fini, commentando la proposta di Prodi di ridurre di 5 punti il cuneo fiscale in un anno. E il botta e risposta va avanti anche su questo tema: «Sul problema tasse la destra fa terrorismo psicologico in modo irresponsabile e ingannevole - dice il segretario dei Ds Piero Fassino - Noi proponiamo di ridurre di sette punti il prelievo fiscale sui conti correnti bancari e postali. Quei conti sui quali ha i propri risparmi il 64% delle famiglie italiane. Poi proponiamo un'aliquota unica del 20% su tutte le rendite finanziarie, come negli altri Paesi europei, sulle future emissioni di titoli. Per quel che riguada Bot e Cct che gli italinai hanno già acquistato e sottoscritto - ha ricordato Fassino - si continuerà a pagare il 12,5% e non ci sarà alcun cambiamento di tassazione». Quindi, è «del tutto falso che noi si voglia penalizzare i risparmiatori e che si voglia aumentare le tasse. Berlusconi lo sa, Tremonti lo sa, ma non avendo nulla da dire agli italiani, raccontano bugie». Gli fa eco Rutelli che avverte: «Non credete agli allarmismi di Tremonti e Berlusconi. È sbagliato immaginare - prosegue il leader della Margherita - che gli italiani diano il voto a chi ha governato tanto male in questi anni per il solo motivo che si esasperano i toni della campagna elettorale». «Se il Centrosinistra andrà al Governo non saranno toccati nè Bot nè titoli pubblici, ma saranno tassate le grandi fortune e le plusvalenze che, grazie a esenzioni folli hanno arrichito "i furbetti del quartierino", ha ribadito Prodi ieri. Controrassicurazione del centrodestra: «I titoli pubblici in mano ai risparmiatori non saranno toccati perchè verrà riconfermato il governo della Casa delle libertà», afferma Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente del Consiglio. Replica indiretta del Professore: «Il Centrodestra ha messo in nota 35 miliardi di euro in minori entrate, ben più dei nostri 10, e non dicono dove li prenderanno. È chiaro che dovranno tagliare la spesa sociale, la sanità e gli aiuti alla persona, come hanno già cominciato a fare». Intanto ieri a Roma (causa maratona cittadina) e oggi nel resto delle città italiane l'Ulivo ha organizzato una giornata per riunire i