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«SE VOI suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane».

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Negli uffici di piazza Santi Apostoli da alcuni giorni ci si interroga sul da farsi anche perché gli attacchi hanno ormai letteralmente varcato l'Oceano. L'avvertimento lanciato dagli Usa ai propri cittadini in Italia sui rischi legati ad eventuali cortei di protesta preelettorali, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Anche se gli stretti collaboratori del Professore non sono eccessivamene preoccupati da quella che considerano una «bassa manovra elettorale» soprattutto dopo le parole del presidente della Repubblica Ciampi che ieri ha smorzato i toni della polemica. A tenere in agitazione lo staff di Prodi è soprattutto la polemica che si sta sviluppando attorno al fisco. I sondaggi che circolano all'interno dell'Ulivo non sarebbero più esaltanti come alcuni mesi fa. Qualcuno parla addirittura di un distacco, a favore del centrosinistra, di appena un punto percentuale. In uno scenario di questo tipo l'obiettivo principale è evitare qualsiasi messaggio che possa spaventare l'elettorato moderato spingendolo verso il centrodestra. «Se l'elettore moderato si sente minacciato da un futuro governo di centrosinistra - è l'analisi degli uomini dell'Ulivo - finirà per votare per la Cdl». Va da sé che l'equazione «Prodi = più tasse per i risparmiatori» rischia di essere un colpo mortale per la coalizione di centrosinistra. Da qui la decisione di correre ai ripari. In che modo? Anzitutto spiegando alla gente che nessuno toccherà i loro risparmi. Non è un caso che, negli ultimi giorni, Prodi non abbia perso occasione per ribadire il concetto. E se non è Prodi a parlare, al suo posto scendono in campo gli «economisti» dell'Ulivo: il responsabile economico della Margherita Enrico Letta e l'ex ministro del Tesoro il diessino Vincenzo Visco. La strategia fin qui è chiara: spiegare, spiegare e spiegare. Come ha detto anche il segretario della Quercia Fassino: «Il presidente del Consiglio non ha niente da dire agli italiani. Noi stiamo facendo la campagna elettorale parlando agli italiani dei problemi che riguardano la loro vita». E se non bastasse? «Se Tremonti e Berlusconi continuano con le loro bugie - spiega il coordinatore dell'Ulivo Renzo Lusetti - noi gli restituiremo pan per focaccia». Nessuno vuole sbilanciarsi su quali saranno le possibili iniziative, ma le parole d'ordine sono chiare: mettere in evidenza le bugie della Cdl e spostare il dibattito sul tema della trimestrale di cassa (una sorta di specchietto per le allodole) che non è ancora stata presentata dal governo. Poi si vedrà. Nel frattempo la campagna elettorale prosegue senza stravolgimenti. Domani (a Roma) e domenica (in tutta Italia) l'Ulivo chiamerà a raccolta il popolo delle primarie. Per tutta la giornata oltre 5mila gazebo e banchetti verranno allestiti nelle strade e nelle piazze dove i cittadini potranno trovare materiali informativi e dialogare con i candidati dell'Ulivo. Quindi il Professore continuerà il suo tour italiano fino alla fine di marzo quando si ritirerà per preparare il secondo round del faccia a faccia con Silvio Berlusconi. La strategia sarà la stessa che ha permesso al Professore di vincere lo scorso 14 marzo con una preoccupazione in più: convincere definitivamente gli italiani che nessuno tasserà i loro risparmi. N. I.

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