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«SE perdiamo le elezioni, il Cavaliere non sarà il leader dell'opposizione».

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«L'ho contestato da capo della maggioranza e, a maggior ragione, in caso di sconfitta, sarà necessario voltare pagina», ha detto Follini nella videochat del «Corriere.it». «In caso di sconfitta elettorale sarà necessario voltare pagina e non avere Berlusconi a capo dell'opposizione». Follini non si sbilancia su chi potrà sostituire Berlusconi a capo della Cdl. «Il problema - afferma - è costruire una squadra attorno al leader. In tanti possiamo concorrere a questo obiettivo. Ho già fatto un nome, non è corretto che ne faccia troppi». E quanto alle affermazioni di Bossi sulle «mani libere» in caso di sconfitta, l'ex segretario Udc sostiene: «Un vincolo di coalizione deve essere mantenuto fermo. Ma non si possono lasciare le mani libere a Bossi e tenerle legate agli altri». La prima reazione, poi rientrata, è stata quella del presidente della Camera e compagno di partito dell'«esternatore» recidivo. «Io - ha detto Pier Ferdinando Casini - lavoro perchè vinca il centrodestra, le subordinate le prenderò in esame al momento in cui si verificheranno, ma non mi piace uno sconfittismo annunciato. Il mio avversario in campagna elettorale non è Berlusconi, è Prodi. Guai a fare confusione su questo, sarebbe un errore». Più tardi Casini, con una nota, ha fatto sapere che «le dichiarazioni rilasciate sullo "sconfittismo annunciato" non si riferivano all'onorevole Marco Follini, che del resto non ha evocato scenari di sconfitta, ma si è limitato a rispondere a una domanda sulle conseguenze di un possibile esito negativo del voto». Le altre, di reazioni, soo state dure: «Abbiamo avuto oggi un'ulteriore conferma della saggezza, della lungimiranza e della generosità dell'onorevole Follini», ha detto ironicamente Sandro Bondi. «Berlusconi è a pieno titolo leader del centro-destra, sia che la CdL vinca sia che perda», ha sottolineato il segretario della Democrazia cristiana, Gianfranco Rotondi. «Non commento le parole di un alleato anche quando sembrano tutto fuorchè la parole di un alleato...», ha precisato Ignazio La Russa. «Della Valle ha dato un esempio di coerenza dimettendosi da Confindustria. Follini dimostri la stessa coerenza: quando si fa la politica di centrosinistra stando nel centrodestra l'unica cosa da fare è dimettersi», è l'opinione di Roberto Calderoli.

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