Per Grillini le coppie di fatto sono «un bene per la società»
Rifondazione e Comunisti italiani attaccano il cardinale: «È un'offensiva delle gerarchie ecclesiastiche»
«Il Pacs e le coppie di fatto sono un bene per la società. Ci saremmo aspettati una qualche argomentazione originale sul tema del Pacs e della famiglia, al contrario, Ruini ripete le solite giaculatorie - aggiunge Grillini - Tutte le forme di famiglia rappresentano un bene per la società e vanno rispettate perchè frutto della libera determinazione della persona. È sgradevole - sottolinea il deputato della Quercia - che a tre settimane dal voto si debba registrare l'ennesima interferenza del presidente della Cei sull'attività legislativa del Parlamento. La verità è che si vuole limitare la libertà personale, ignorare la necessaria modernizzazione del Paese e perpetuare l'odiosa discriminazione verso le persone omosessuali». Per l'eurodeputato del Pdi Marco Rizzo «pericolosa» non è l'iniziativa di alcune regioni italiane per legalizzare i Pacs, ma «l'offensiva delle gerarchie ecclesiastiche contro la laicità dello Stato». E il presidente dei deputati del Prc alla Camera Franco Giordano fa notare che «è un fatto positivo che Ruini non abbia suggerito il voto per uno schieramento rispetto ad un altro. Spero comunque - aggiunge - che i suoi consigli cadano completamente nel vuoto. Una cosa sono infatti le opinioni religiose, libere e legittime, altra cosa è la produzione legislativa di questo Paese, ivi comprese le norme regionali alle quali fa riferimento Ruini». Molto diversa la posizione del leader della Margherita. «Apprezzo la presa di posizione in direzione della neutralità assunta dalla Cei, come è ovvio, e penso che sia bene che il timbro della campagna elettorale sia laico, così da permettere ad ogni cattolico di trovare nei programmi degli schieramenti quello in cui si riconosce», ha detto Francesco Rutelli, aggiungendo: «Non sono tra quelli che giudicano le prese di posizione della Cei o del Papa come se fossero dei pronunciamenti politici». Un'analisi simile a quella espressa da Romano Prodi, che condivide «l'invito a parlare della politica concreta e ad abbassare il livello della polemica strumentale». Le parole di Ruini, ha aggiunto il capo dell'Unione, «ci consegnano un lucidissimo elenco di priorità politiche e morali assolutamente condivisibile». Ancora meno critico Mastella: «Il messaggio del Cardinale Ruini va letto nella sua completezza e profondità. Il non schierarsi è un invito che vale per il mondo della Chiesa e delle associazioni cattoliche ma, per noi cattolici laicamente impegnati in politica, deve rappresentare un monito ad abbassare i toni di una campagna elettorale eccessivamente aspra e ad evitare crociate partitiche su temi che investono le singole coscienze», ha spiegato il leader dell'Udeur. Sullo stesso tono i commenti di Piero Fassino: «Importante e significativo che anche dal cardinale Ruini venga un appello ad un confronto elettorale dai toni più pacati e ragionevoli».