«Silvio, parla di più alla gente»

Desidero darti un piccolo suggerimento. Parlando del passato, con riferimento ai trascorsi governi di sinistra, puntualizza che la sinistra è al governo dal 1961, allorché Moro aprì ai socialisti di Nenni con l'idea utopica di farli staccare dai comunisti. Invece da quella data è iniziato il sottogoverno dei comunisti che si sono infiltrati nei punti vitali dello Stato (magistratura, stampa, televisione, ministeri e così via). Tra le malefatte, inoltre, dei governi di sinistra c'è stata la tassa detta ifi (una tantum!) poi trasformatasi in ICI (una semper). Nel tuo programma non ci sarebbe posto per la sua abrogazione? Inoltre va ricordata la rapina del 6% sui conti bancari dei cittadini italiani, concertata ed emessa nello spazio di 24 ore, con preavviso ai vari «compagni di merenda» per far sparire dai loro conti gran parte del liquido per poi riimmetterlo subito dopo che la «bufera» era passata. Con stima. Roberto Proietti Caro Presidente e caro «Il Tempo», sono un affezionato elettore di destra, o meglio, un elettore da sempre schierato contro l'ipocrisia della sinistra. In questi giorni di accesa campagna elettorale ho seguito con attenzione quasi maniacale ogni tipo di risvolto politico-comunicativo, sia sui giornali sia alla televisione, che riguardasse le due coalizioni. Quello che ne ho tratto è che lei, Presidente, non si sia rivolto ai cittadini, agli elettori medi di cui tanto si brama il voto, bensì agli addetti ai lavori. Mi spiego meglio. Per evidenziare la vera precarietà della sinistra ha parlato di un Prodi senza un partito vero alle spalle. Verissimo, ma questa lucida osservazione non penso venga colta da un frangia di cittadini che della nuova legge elettorale non ne sanno un bel nulla. Meglio puntare sullo spauracchio dei No-global e su come questi e i loro partiti di riferimento possano far tremare la terra sotto i piedi del «mortadella». No ai numeri. Li conoscono e comprendono soltanto gli addetti ai lavori(politici, giornalisti & company) e una parte infinitesimale, quasi vicina allo zero, degli elettori. Puntare invece su frasi ad effetto tipo: Perché votare la destra? Perché non vogliamo più pagare le tasse illegali di Prodi, non vogliamo più i nostri negozi distrutti dagli amici di Prodi, perché non vogliamo la famiglia distrutta dai pacs, non vogliamo rimanere indietro in Europa non andando avanti con la Tav. Presidente avanti con la cartellonistica!!!! Nel 2001 abbiamo vinto grazie al suo casco da operaio... e adesso perché non si vede più niente del genere? Mettere nei cartelloni il volto di normali cittadini che recitano degli slogan tipo quelli citati al secondo punto può essere una buona cosa. Io, caro presidente, come ancora tanti, tantissimi elettori credo in lei e sono convinto che alla fine tirerà fuori dal suo cilindro un coniglio. Un coniglio che risponde al nome di Romano Prodi e che non deve e non può governare un paese meraviglioso come il nostro. Forza Italia Presidente. Guido Petrangeli Egregio signor Presidente, ritengo che come prima cosa dobbiamo dare un esempio agli Italiani, facendo finire le battute più o meno sarcastiche che girano dentro la Cdl sul suo comportamento o sulle leggi volute e votate in questi cinque anni. Dobbiamo dimostrare di essere una sola famiglia, tesa tutta verso un solo obiettivo: vincere le elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006. Non ci deve interessare, ora, chi prende un voto in più o meno: i voti di FI, di An, dell'Udc, di As e delle altre liste collegate con il centrodestra devono servire a far vincere la Cdl. Alcuni consigli per affrontare il giudizio degli Italiani: procedere subito al rinnovo dei vari contratti ancora sospesi (vedi quello del Parastato ancora fermo da oltre un mese alla Corte dei Conti) con relativo aumento della busta paga, pubblicare un opuscolo con tutte le leggi fatte in questi cinque anni, spiegare cosa vogliamo fare nella prossima legislatura, mettere in chiaro la posizione dell'Unione circa le tasse e i redditi. Non dobbiamo ripetere gli errori fatti nell'u