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Oggi sciopero nazionale dei giornalisti

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Lo spiega il documento approvato ieri all'unanimità dall'assemblea di Comitati e Fiduciari di redazione, dal Consiglio Nazionale e dalla Commissione Contratto Fieg-Fnsi. «Non sono chiamati allo sciopero i giornalisti dell'emittenza locale - spiega il documento - perchè gli editori di Aeranti Corallo hanno firmato un accordo con la Fnsi, e i giornalisti degli uffici stampa per i quali si è aperta una trattativa per il contratto. L'assemblea dà mandato alla Giunta della Fnsi di attuare in qualsiasi altro momento gli altri sei giorni di sciopero già decisi a sostegno della vertenza. La decisione di scioperare durante la campagna elettorale non è stata presa dagli organismi rappresentativi della categoria a cuor leggero. Ma tutte le strade sono state tentate per convincere gli editori della Fieg a frenare l'oltranzismo che li anima. Dunque, non resta che riprendere gli scioperi, un segnale di cui il centrodestra e il centrosinistra, impegnati nella competizione elettorale, dovranno tenere conto. Non si può chiedere ai giornalisti - continua il sindacato - di ridurre la propria autonomia, di abdicare alla propria missione di informare correttamente i cittadini, pur di consentire agli editori di manipolare i dipendenti come vogliono, di trattare i giovani giornalisti come paria della società e di corrispondere ai collaboratori esterni compensi risibili». Ma domani Il Tempo, per volontà della maggioranza dei redattori, sarà in edicola.

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