Prodi soddisfatto «Si sono annoiati? Mica siamo ballerine»
Certo, la prudenza politica (e forse anche un po' di scaramanzia) impongono moderazione. Ma Romano Prodi non si nasconde. «Da parte mia sono soddisfatto - dice ai giornalisti di Sky Tg24 -. Finalmente abbiamo messo in luce l'incongruenza di queste valanghe di cifre e poi è anche finito il ritornello di "comunisti, comunisti, comunisti e poi ancora comunisti"... Era una musica che andava avanti da un po', ora è chiusa. Si parte con i contenuti, finalmente comincia un dibattito politico un po' decente». Il Professore, forte di quella che un po' da tutti è stata definita (anche se non schiacciante) vittoria, non esita a rivolgere un invito al Cavaliere affinché si possa proseguire nel confronto e collaborare, anche dopo le elezioni. «Questo è un modo civile di gestire un Paese - dice - io spero che Berlusconi e Letta collaborino». Quanto alla delusione del presidente del Consiglio per le regole imposte al duello televisivo, Prodi aggiunge: «Berlusconi non ha criticato queste regole, ha criticato le regole. Io non ho voluto queste regole, ho voluto solo regole uguali per tutti. Berlusconi no e non le vorrà mai». Il Professore, poi, replica anche a chi ha trovato noiosa la sfida televisiva. «Non è mica uno spettacolo - dice - non siamo mica ballerine. Siamo andati a parlare dei problemi del Paese. se c'è stata noia, vuol dire che abbiamo toccato i temi». Ma la soddisfazione per l'esito del primo faccia a faccia è tale che, durante tutto l'arco della giornata, il Professore non esita a tornare sull'argomento. Lo fa dal Piemonte dove si trova per partecipare ad un dibattito a Novara con gli altri leader dell'Ulivo. Il primo pensiero è per l'audience: «L'audience di 16 milioni di telespettatori mi ha fatto piacere». Poi una stoccatina al Cavaliere: «Ho imparato al Parlamento europeo ed anche ieri sera che in due minuti e mezzo si dicono molte cose». Quindi ancora un riferimento alla gioia per la vittoria conquistata: «Ero ottimista anche ieri, oggi sono più contento». Anche se subito aggiunge: «Per la vittoria il cammino è ancora lungo. Ci sono tappe in salita e tappe in discesa, e poi ci sarà anche la volata finale». Certo, continua, «forse ho vinto». «Ho sentito - continua - le dichiarazioni di Berlusconi di oggi e mi viene da dire che forse ho vinto. Sento Berlusconi talmente nervoso, per usare un termine familiare, perché ha il senso di un paese che non lo segue più». Infine risponde a chi gli paventa l'ipotesi che, il prossimo faccia a faccia con Berlusconi possa essere rinviato o, addirittura, cancellato: «Il 3 aprile ci sarò e basta. Non ho nemmeno sentito lontanamente l'idea di un rinvio o di una cancellazione».