Libri, teatro, cinema, tv: assalto al Cav

E dulcis in fundo «Il Caimano». In mezzo, la Rai, la solita Rai. Contro Berlusconi sta per partire un vero e proprio assalto con mezzi di terra, di acqua e di mare si sarebbe detto in periodo bellico. Teatro, cinema, libri, tv. Manca il bombardamento aereo, una pioggia di messaggi media stanno per arrivare sugli italiani. Tutti rigorosamentecontro Silvio Berlusconi. E tutti che provengono dallo stesso ambiente, quello della sinistra radicale, radical chic e girotondina. A guidare l'attacco è stato per primo Nando Dalla Chiesa, senatore della Margherita, che sta girando da settimane con il suo spettacolo teatrale in compagnia di Lidia Ravera. Il titolo è chiaro: «Vota Silviolo». Di che si tratta? Lo spiega Piero Ricca, quello che è andato al palazzetto dello sport di Milano a una manifestazione di Forza Italia a contestare Berlusconi in pubblico: «Nando Dalla Chiesa ha portato in scena il suo nuovo spettacolo politico, suscitando divertimento e rabbia, racconta questi anni loschi e surreali. In uno dei testi Dalla Chiesa riassume una parte delle vergogne imposte in questa legislatura dalla forza numerica di una maggioranza sprovvista di senso del limite». Poi è arrivato in rinforzo Enrico Deaglio: «Quando c'era Silvio». Libro e Dvd. Scrivono orgogliosi gli autori: «Compaiono un uomo, il suo corpo, i suoi soldi, la sua tomba, la mafia che ha visto negli occhi, l'Italia trasformata in Repubblica delle banane». E domani si presenta «Citizen Berlusconi», di Stille. C'è poi la Rai, in particolare RaiTre con le sue trasmissioni a senso unico. Annunziata in primis. Infine c'è il cinema. Sbarcherà nelle sale come un qualunque spot elettorale, «Il Caimano», il film di Nanni Moretti. Sulla pellicola, il regista ha steso un velo di riserbo. Ma non è bastato, qualcosa si sa. Intanto è chiaro che il caimano è il Cavaliere. La trama sostanzialmente sarebbe questa: un regista deve fare un film su Berlusconi, ma nessun attore è disponibile a interpretarlo. Manco fosse un appestato. Librerie, cinema, teatro, home video e giornali (Corriere della sera, per esempio). Berlusconi continua ad essere l'ossessione della sinistra, che tutto sommato spera sia lui a perdere piuttosto che Prodi a vincere.