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«Mariti a digiuno se non conoscono il programma»

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Il Berlusconi day scorre su binari consueti, tra la compostezza delle prime dieci file, quelle degli invitati, e l'entusiasmo tricolore di applausi e bandiere. Un clichè sperimentato. Ed è tra gli invitati che si annida qualche sorpresa: c'è Giuseppe Tagliente, ex sindaco di Vasto ed ex presidente del Consiglio regionale, che con gli azzurri ha avuto i suoi dissapori e che, ieri, dai quadri del partito, è stato considerato «una presenza politica rilevante». C'è l'ex sindaco di Chieti Nicola Cucullo, un personaggio, in Regione, che si è chiamato fuori dalla politica, ma che dagli eventi non è mai lontano. Da Teramo è arrivato anche Paolo Tancredi, che pure aveva nei confronti del partito qualche motivo di risentimento. Insomma, la visita del leader sembra aver ritirato, in Abruzzo, tutte le fila di un movimento che aveva mostrato qualche smagliatura. Non c'era il presidente regionale di Confindustria, Calogero Marollo, ma c'era il presidente dei giovani industriali Michele Russo, che con la sua azienda, la Mirus, ha curato l'evento. E poi tanti piccoli imprenditori provenienti da tutte le aree produttive più importanti delle quattro province. E ancora tanti candidati della coalizione, dalla senatrice Carla Castellani, all'onorevole Teodoro Buontempo. Alla cena di autofinanziamento che si è svolta poco distante dal salone, al Grand Hotel Adriatico, c'era anche Carlo Toto, l'imprenditore abruzzese delle grandi comunicazioni (AirOne e Strada dei Parchi). Nel salone anche un magnifico pianoforte a disposizione di un Berlusconi senz'altro più rilassato dopo il comizio. Anche quello di ieri è stato, come al solito, un one-man-show, funzionale, però, anche ad un passaggio dei principali candidati regionali. Come il senatore Andrea Pastore che nel corso «dell'ultima legislatura è stato un grande protagonista delle riforme istituzionali e un sicuro punto di riferimento in Parlamento». O Sabatino Aracu, anche lui tra gli uscenti riconfermati: «che mi fa disperare, perché quando si mette in testa di fare qualcosa ti aspetta ovunque, sotto casa, in ufficio in Parlamento, fino a quando dici "va bene" e te lo togli via». Ringraziamenti anche per Elio Vito e Ricevuto, che si candidano in una terra che non è la loro e per «la fascinosa signora Pelino che rende la vita dolce a tutti coloro che entrano nelle sue grazie» (è la proprietaria di una prestigiosa fabbrica di confetti). Sono loro gli uomini e le donne su cui il partito punta, in Abruzzo, per recuperare gli «elettori distratti» quelli, secondo Berlusconi «a cui bisogna far capire che cinque anni fa non hanno sbagliato a votare. Tutti i presenti in questa sala devono impegnarsi a portare un messaggio di verità e libertà, la libertà è un bene che abbiamo conquistato, ma che può esserci portato via in qualsiasi momento». Alle signore presenti al PalaCongressi lancia un messaggio di spirito: «Pretendete che i vostri mariti imparino a memoria il nostro programma e poi prima di mangiare fate loro delle domande: se sanno rispondere servite la cena, altrimenti... pane e mortadella». P.P.

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