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«Fini, senza di me saresti fascista»

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È la replica di Ciriaco De Mita al vice presidente del consiglio che intervenendo ad Avellino ad una manifestazione elettorale di An, aveva ironizzato, sia pure «con rispetto», sui due capolista dell'Unione e della Margherita nella circoscrizione Campania 2. «Le candidature di De Mita e Mancino - aveva detto Fini - spostano le lancette della politica al tempo che fu. Definire una novità le candidature in Campania dell'Unione - aveva aggiunto - sarebbe come credere a Babbo Natale a cinquant'anni». «Con lo stesso rispetto, dico a Fini che senza l'azione politica che io e Mancino abbiamo rappresentato e rappresentiamo - ha replicato il coordinatore regionale della Margherita, concludendo un incontro elettorale in Irpinia - egli non avrebbe potuto compiere quel percorso politico che lo ha portato ad accettare la democrazia. Buon per lui, perché in questo modo ha evitato di restare per sempre fascista». Tuttavia Fini è intervenuto di nuovo sulle polemiche di questi giorni. «Sulla cosiddetta questione morale - ha spiegato - An è al di sopra di ogni sospetto e non sarà qualche schizzo di fango che si ritorcerà contro chi ce lo ha gettato a cambiare la nostra storia». Il leader di An ha avuto belle parole per l'ex ministro della Salute Francesco Storace: «È la prima volta - ha sottolineato - che un ministro della Repubblica dice "il mio onore e la credibilità del partito sono più importanti di un incarico ministeriale" pretendendo che si faccia chiarezza. Da lui è venuta una lezione di moralità».

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