CATANZARO — Il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, l'assessore regionale, Mario Pirillo, ...
Lo ha deciso ieri sera la direzione regionale del partito. Nel documento conclusivo si usa la formula «cessati dall'appartenenza al partito» riferendosi a «i promotori, i candidati e chi sostiene formazioni politiche concorrenti con la Margherita» e seguono una quindicina di nomi, tra i quali, appunto, quelli di Loiero, Pirillo, Amato e Bruni. Nel documento, che è stato approvato all'unanimità dalla direzione regionale della Margherita che si è riunita a Lamezia Terme alla presenza del coordinatore regionale, Franco Bruno, è stata evidenziata la «condizione assolutamente incompatibile con il partito risultando leso il vincolo di appartenenza». Nel documento, ha riferito Bruno, si afferma, tra l'altro, che «sono risultate incomprensibili le scelte sostenute e promosse dal Presidente che per noi assumono un significato negativo, localistico, frammentatore, autoreferenziale e velleitario nel mentre necessita in Calabria qualcuno che si occupi del governo». Proprio ieri Loiero ha presentato la lista Codacons, di cui è stato uno dei promotori insieme a Bruni, nella quale sono candidati, tra gli altri, Pirillo e Amato. «Subito dopo l'11 aprile faremo una battaglia per avere un ministro calabrese — ha spiegato Loiero durante la presentazione — Quella successiva sarà un referendum per l'abolizione di questa legge elettorale». «Lo strappo con la Margherita, sarebbe ipocrita negarlo, c' è stato — ha proseguito — Per me è stato lacerante, però lo scenario dell'11 aprile sarà completamente inedito per tutti i partiti delle due coalizioni. Io non me ne sono andato dal centrosinistra. Sto facendo un' operazione per rafforzare la coalizione. Certo, è nata su un trauma».