Capezzone: «Moratoria fino al voto»
I 28 giorni che mancano alla data delle elezioni. C'è una campagna elettorale, si svolga serenamente e per quattro settimane si può magari evitare di far piovere provvedimenti giudiziari sul premier, che se ne servirà come arma di campagna elettorale trasformandoli in un boomerang per l'Unione». L'esponente della Rosa nel pugno Daniele Capezzone fa la sua proposta. Capezzone parla della performance tv di Diliberto contro Berlusconi: «Non è andato male, mi aspettavo molto peggio», dice il segretario dei Radicali italiani. E non rinuncia anche ad una battuta sul caso Storace: «Oggi Fini in una sua iniziativa di campagna elettorale aveva in programma un incontro con le donne. Chissà se ha invitato la moglie di Marrazzo, magari in collegamento telefonico...». Mario Adinolfi, che è stato candidato della Lista Marrazzo alle elezioni regionali del 2005 che hanno dato origine all'inchiesta sulle intercettazioni ha dichiarato: «Abbiamo avuto per tutta quella campagna elettorale la sensazione che fossero in atto manovre poco chiare. Davanti al comitato Marrazzo notavo alcune presenze costanti e sospette, ma mi ero dato da solo del paranoico. Evidentemente sbagliavo...». Di moratoria parla anche Bobo Craxi, segretario del partito dei socialisti. «Bisognerebbe immaginare una sorta di moratoria per le azioni giudiziarie in campagna elettorale: questi interventi, infatti, rischiano di inquinare o disorientare l'elettorato». «Il centro-sinistra può vincere senza aver bisogno di vedere gli avversari politici sotto inchiesta».