Nel Lazio in campo i big. Prodi e Fassino no
Quasi tutti i big dei partiti, infatti, hanno scelto di scendere in campo nella «città eterna». Quasi tutti però visto che all'appello mancano Romano Prodi e Piero Fassino che hanno preferito optare per le proprie Regioni di origine: Fassino in Piemonte e il Professore in Emilia Romagna. Al loro posto gli elettori romani dovranno così «accontentarsi» di votare come capolista alla Camera, Francesco Rutelli. Forza Italia. La presenza di Silvio Berlusconi non è certo una novità. Il Presidente del Consiglio, infatti, ha scelto di presentarsi come capolista in tutte le circoscrizioni della Camera. In Lazio 1, dietro di lui, figurano esponenti azzurri di primissimo piano come il ministro della Difesa Antonio Martino, il vicecoordinatore nazionale di Fi Fabrizio Cicchitto, il sottosegretario ai Beni Culturali Mario Pescante e l'avvocato del premier Cesare Previti. Al Senato, invece, capolista sarà il ministro dell'Interno Beppe Pisanu seguito dal sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento Cosimo Ventucci e da Paolo Guzzanti, presidente della commissione Mitrokhin. An. Anche qui, l'onore di aprire la lista alla Camera spetterà al leader del partito Gianfranco Fini seguito dal ministro (e candidato sindaco di Roma) Gianni Alemanno, dal'ex ministro Maurizio Gasparri, dall'avvocato Giulia Bongiorno e da Teodoro Buontempo. All'ex presidente della Regione Lazio, oggi ministro della Salute, Francesco Storace, spetterà invece il compito di guidare la lista del Senato seguito dal sottosegretario alla Sanità Cesare Cursi. Udc. Pier Ferdinando Casini e Mario Baccini. Sono questi i nomi dei big che guideranno le liste centriste alla Camera e al Senato in Lazio 1. Ma un posto al sole, alla Camera, l'Udc lo ha riservato anche a Luisa Santolini (numero tre) punta di diamante dei «Ruini boys» che sceglieranno di votare la Cdl. Ulivo. Fino all'ultimo Ds e Margherita sono stati costretti a trattare sui nomi da inserire in lista. Alla fine sembra averla spuntata la Margherita che è riuscita a piazzare parecchi uomini nei posti «caldi» del listone. A partire da Francesco Rutelli cui spetterà il compito di guidare l'Ulivo a Roma. Niente candidature, invece, per Romano Prodi e Piero Fassino. Ma se il Professore potrà consolarsi con la candidatura sul filo di lana di un suo fedelissimo come Giulio Santagata (numero tre del Listone), Fassino ha dovuto accettare la nomina di una veltroniana di ferro come Giovanna Melandri (numero due). A seguire ci saranno poi il presidente della commissione di Vigilanza Paolo Gentiloni, la vedova di Massimo D'Antona, Olga (nono posto) e dall'ex direttore del Messaggero Paolo Gambescia (undicesimo). Ds. Pochi big, ma buoni. È questa la scelta della Quercia per il Senato. Pochi nomi noti, certo, ma pesanti in termini di voti. Come il capolista Goffredo Bettini che a Roma è considerato secondo solo al sindaco Veltroni. Dietro di lui spiccano i nomi del chirurgo di fama internazionale Ignazio Marino, dell'ex segretario della Uil Pietro Larizza e di Rosa Maria Calipari, vedova del funzionario del Sismi ucciso in Iraq. Margherita. La pattuglia Dl a palazzo Madama sarà guidata dal «grande vecchio» Franco Marini seguito da Willer Bordon e da Domenico Fisichella che tornerà così sul «luogo del delitto» dopo aver abbandonato Alleanza Nazionale. Rifondazione - Verdi - Pdci - Rnp. Niente di nuovo sotto il sole. I cespugli dell'Unione, anche in Lazio 1, schierano i loro big. Così Fausto Bertinotti sarà capolista per Rifondazione, Alfonso Pecoraro Scanio per i Verdi e Oliviero Diliberto per il Pdci. Pokerissimo per la Rosa nel Pugno che schiera nelle prime cinque posizioni della lista Emma Bonino, seguono Enrico Boselli, Daniele Capezzone, Roberto Villetti