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Il comico si tura il nasone e vota Dc: «Io, estremista di centro»»

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Classe 1940, nato a Roma, diplomato al liceo artistico, Pippo Franco attualmente capolista al Senato per la lista Dc-Psi, una lista che sarà presentata oggi e che candida Berlusconi premier. «Nani e ballerine», si sarebbe detto un tempo. Oggi vince la passione anche tra gli showman che si candidano. Perché ha scelto di candidarsi? «Per rendermi utile alla comunità». Dal Bagaglino a Palazzo Madama... Anche Bud Spencer tentò questa strada... «In questo senso non posso dire di essere un maestro e non voglio giudicare chi ha deciso di fare una scelta del genere in passato. Io da parte mia ho amici e conoscenti di destra e di sinistra e, se dovessi darmi una definizione, mi definirei "spirituale". Un credente spirituale». Togliere il crocifisso dagli edifici pubblici. Che ne pensa? «Non mi trovo d'accordo con questa affermazione. Anche perché il nostro è un paese cattolico». Un comico in politica? «È un errore identificare le persone per il mestiere che fanno. Cosa c'entra il mio mestiere? Alcune persone mi hanno offerto un'opportunità e io ho accettato». Chi le ha offerto la candidatura? «Non posso dirlo. Sono amici, gente che frequento da anni. D'ora in avanti il mio punto di riferimento sarà Cutrufo». Ma la satira non era sol di sinistra? «La mia risposta deluderà. Non mi sono candidato per prendere una posizione politica. Questo è solamente un tentativo che non ha davvero nulla a che vedere con il mio mestiere, sono due cose completamente separate». Lei come si definisce? «C'era un tempo in cui venivamo definiti come "estremisti di centro"». Si rispecchia in questa definizione? «Certo. Se detta con ironia sì». Se non dovesse farcela, crede che questa candidatura potrebbe crearle dei "problemi" dal punto di vista lavorativo? «Guardi, non è un problema che mi riguarda. Davvero. Io non vivo secondo quello che gli altri pensano di me». che cosa ha pensato quando è arrivata l'offerta? «Ho accettato con entusiasmo. E non posso nascondere un po' d'emozione». Non è la prima volta. Come mai stavolta ha detto di sì? «Credo che molto dipenda dallo scenario politico e sociale diverso dal passato. Una questione di circostanze, arrivato a questo punto ritenevo fosse una "questione doverosa"». Qual è il suo programma? «Il programma della Dc, insieme alla quale io mi presento. Alcuni punti fondamentali mi trovano d'accordo: identità cristiana, no alla liberalizzazione delle droghe...». Droghe? Qual è la sua linea? «Basti dire che seguo la dottrina di Don Gelmini». Pippo Franco. Un cattolico praticante? «Sono spirituale. Un cattolico praticante che vive praticamente in simbiosi con Dio. Se fossero in molti a pensarla come me, probabilmente non ci sarebbero tante guerre». Sarà anche uno dei suoi punti programmatici? «L'apporto che fornirò all'interno del partito sarà di questa natura». La campagna elettorale? «Non ne ho la più pallida idea e credo che, anche in quel caso, mi atterrò alla linea e all'organizzazione del partito». Il modello di leader politico? «Nessuno». Se dovesse vincere? «Per ora pensiamo a partecipare e a iniziare la campagna elettorale. Dopotutto la lista deve ancora essere presentata...».

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