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Il leader del Pdci: «A Berlusconi spiegherò il senso dello Stato»

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Venerdì ci dovrebbe essere l'incontro con il premier a Matrix e il leader dei Comunisti italiani già sa quello che gli dirà. Si sente carico e proprio non ci pensa a rinunciare, nonostante le polemiche già scoppiate a sinistra: «Nessun leader dell'Unione mi ha manifestato personalmente la sua perplessità sull'incontro in tv tra me e Berlusconi, quindi non vedo motivi per non farlo». In televisione Diliberto vuole spiegare chi è e che cos'è il suo partito. «Non siamo antiamericani, noi anzi amiamo l'America, quella che punisce l'evasione fiscale e colpisce il conflitto d'interesse. Solo non amiamo l'America che ama la guerra e quindi Bush». E poi «Mi hanno accusato di aver usato un'espressione truculenta parlando delle mani degli americani sporche di sangue per l'omicidio di Nicola Calipari, ma per me è truculenta solo la guerra». Sulla coalizione la linea è la fedeltà: «Siamo fedeli alleati dell'Unione, lo siamo sempre stati, fin dalla nascita». Il centrosinistra è una cosa seria: «Oggi l'Unione è come un nuovo comitato di liberazione nazionale. Questo nuovo Cnl è nato raccogliendo persone e idee diverse per sconfiggere Berlusconi, come durante la guerra nacque per sconfiggere il nazifascismo». «Prodi è il leader incontrastato dell'Unione» e ricorda Diliberto «Noi l'abbiamo appoggiato pure alle primarie». Insomma non come Rifondazione che ha candidato Bertinotti. Ma il leader di Rifondazione non viene mai nominato e anzi Diliberto respinge le accuse di voler far concorrenza a Bertinotti «Perché questa non è una miserabile caccia di voti». Sul futuro «Il programma dell'Unione è un compromesso ma noi saremo leali» e «Non faremo mai cadere un governo di centrosinistra, siamo comunisti non pazzi». Certo «Il nostro impegno è spostare l'asse dell'Unione a sinistra». Ma il massimalismo del Pcdi non esiste secondo Diliberto: «Maliziosamente qualcuno confonde coerenza con estremismo». Per ora sono solo parole: «Finalmente Berlusconi incontrerà un vero comunista».

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