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Berlusconi denuncia una manovra a tenaglia dell'opposizione «Manifesti taroccati, false lettere e niente diretta Rai dagli Usa»

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Ecco di cosa è capace la sinistra». Berlusconi arringa la folla al Mazda Palace di Torino. È reduce dal viaggio negli Usa e da una due giorni di riunioni incessanti per mettere a punto le liste elettorali, ma non lascia trasparire il minimo accenno di stanchezza. Dal palco del comizio parla a braccio, incita la platea con battute improvvisate ma soprattutto sferra nuovi attacchi all'opposizione. La gente lo applaude e una donna che sfoggia un vestito cucito con la bandiera di Forza Italia, si fa largo per raggiungere il palco. Berlusconi parla di «situazioni inaccettabili» e se la prende con una sorta di offensiva strisciante, una «contro campagna elettorale» che ha preso di mira i manifesti di Forza Italia «che sono stati taroccati». E a questo si aggiungono anche le false lettere inviate nelle case a nome del premier. «Venendo qui -ha detto Berlusconi - ho potuto vedere che i nostri manifesti in cui c'è il nostro slogan scegliamo di andare avanti sono stati taroccati. Su di me ad esempio hanno appiccicato un muso da clown». Altri esempi citati dal presidente del Consiglio sono quelle di una «lettera falsa con la mia firma in cui si dicono cose che sarebbero nel nostro programma ma che sono invece l'opposto ma magari qualche anima semplice può crederci. Ho potuto vedere anche un cartello con la mia faccia e il segnale di divieto di entrata». Il premier ricorda un avviso affisso su una libreria di Firenze. «Quel libraio aveva scritto "Possono entrare tutti, non può entrare Berlusconi". Un bell'esempio di democrazia». Ma l'azione di «disturbo» ha avuto una scia anche durante il comizio. Mentre Berlusconi parlava un contestatore ha urlato «Buffone, amico della mafia». Il premier non ha fatto una grinza: «Se qui c'è qualcuno che protesta, questa è un'altra prova di come siano diversi da noi gli illiberali. A noi non verrebbe mai in mente di andare a disturbare una manifestazione fatta da chi la pensa diversamente da noi». Poi una battuta per rompere la tensione: «Tutti i mariti dovrebbero imparare a memoria il programma di Forza Italia e le loro mogli dovrebbero interrogarli: se rispondono bene sul programma, allora la cena è servita; se, invece, non rispondono, allora solo pane e mortadella...». E giù risate e battiti di mani in platea. Poi ha sottolineato la valenza strategica del viaggio negli Usa e dcel discorso al Congresso. «Ora possiamo dire che siamo diventati un'Italia rispettata, che conta». E sulla politica estera attacca Prodi che «vorrebbe una Ue che chiudesse gli occhi e lasciasse l'intera responsabilità di combattere il terrorismo agli Usa, facendo finta di non vedere cosa succede. Il signor Prodi ha avuto il coraggio di dire che il mio discorso al congresso Usa è stato antieuropeo. Ma io ho detto che l'Europa non può pensare di essere una fortezza isolata a se stante». Quindi, una tirata sui «signori della sinistra»: «Dopo avere sbagliato per 60 anni, dopo aver parteggiato contro le democrazie e per le dittature ancora oggi hanno il coraggio di definire i terroristi, resistenti e le nostre truppe in missione di libertà truppe di occupazione: è una vergogna». Nel mirino anche il programma della sinistra destinato a diventare «carta straccia una volta che sarà al governo». Il premier ha quindi ricordato i punti chiave del programma della Cdl a cominciare dalle grandi opere tra cui la Tav Torino-Lione che «si deve fare». Il premier se l'è presa anche con la Rai che «non ha ritenuto di spendere un solo minuto di diretta per mostrare la visita di un presidente del Consiglio nel massimo tempio della libertà». Poi attacca la stampa. «Il Corriere delal Sera, la Stampa e il Sole 24ore sono dei soviet». Infine un'accusa a chi ha fatto «miserrime polemiche» sulle Olimpiadi invernali. Chiaro il riferimento al sindaco Chiamparino che aveva parlato di un successo dei giochi «nonostante il governo». Berlusconi ha sottolineato che «l'apporto degli enti locali è stato inferiore al 2% dell'intera spesa». Il premier ha concluso il co

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