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An, i saggi fanno un passo indietro Al via il ricambio generazionale

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Uno a uno annunciano che è arrivato il momento di farsi da parte, di avviare il ricambio generazionale, di cambiare pelle ad Alleanza nazionale. Certo, c'è chi resiste. Ma il processo è iniziato. Fanno un passo indietro Franco Servello, Giulio Maceratini e Enzo Trantino: tre parlamentari che hanno fatto la storia della destra. E tutti e tre hanno scelto di non ricandidarsi liberamente per far spazio ai giovani. Un gran bell'esempio che ha dato una netta svolta. E che viene sottolineata da tutti. A cominciare da Domenico Nania, capogruppo al Senato di An, che ha inviato a servello un messaggio: «Mentre hai deciso di non ripresentare la tua candidatura, desidero inviarti a nome mio personale e dei senatori di Alleanza nazionale i sentimenti più riconoscenti per il contributo, i consigli e l'esempio che ci hai assicurato durante il tuo lungo e luminoso impegno politico e parlamentare e che continuerai a darci presiedendo l'Assemblea del nostro partito». Per il coordinatore lombardo del partito, Cristiana Muscardini, «la decisione del senatore Franco Servello di non ripresentarsi al Senato, dopo avere attraversato tutta la storia politica italiana, riconferma il suo grande senso di responsabilità in un momento difficile, dovuto anche ad una nuova legge elettorale. Insieme a tanti altri, militanti e dirigenti, non solo lombardi, voglio esprimergli sia la mia profonda stima ed amicizia, che la mia riconoscenza, per quanto egli ha fatto nelle assemblee legislative, nella società e sul territorio» Ma per qualche vecchio che si fa da parte, ce'è qualche giovane che rischia di non entrare. Soprattutto in Lombardia dove rischia Luca Bellotti, mentre Alberto Arrighi ha scelto la linea della battaglia. Anzitutto nega «con vigore che da parte mia vi sia mai stata idea di passare ad altra forza politica, meno che mai nelle fila della Mussolini». E attacca, visto che enrterà in Parlamento solo nel caso di un grande succeso di An: ««Certo - aggiunge Arrighi - al contrario di altri non ho la poltrona assicurata, sono in una postazione di combattimento che però è anche da sempre quella che più mi piace e in un certo senso mi si addice. Sono e resto in prima linea conclude - i pettegolezzi li lascio ad altri. Io, come sempre, penso solo a combattere e a vincere per il mio partito e la mia comunità militante». Si è chiusa intanto la partita nel Lazio. Nella circoscrizione Lazio 1, nella quale An punta ad 8 posti basandosi sui risultati delle ultime regionali e delle europee, i candidati, a quanto si è appreso, sarebbero: Fini, Alemanno, Gasparri, Bongiorno, Buontempo, La Morte, Mazzocchi, Meloni, Moffa, Proietti, Consolo, Angelilli, che però resta a Strasburgo, il coordinatore regionale Aracri ed il coordinatore romano Piso. Per il Lazio 2, Alleanza nazionale conta 3 eletti. Nella testa di lista ci sarebbero Fini, Pedrizzi, Rampelli, Rositani, Meloni, La Starza. An punta poi a 6-7 senatori e candida: Storace, Cursi, Tofani, Allegrini, Augello, Gramazio e Kappler. Salvo cambiamenti all'ultimo minuto, non saranno quindi candidati nel Lazio gli uscenti Messa, Palumbo, Ludovico Pace, Bonatesta e Meroi.

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