La campagna elettorale si sposta all'estero
Da oggi, infatti, Silvio Berlusconi comincia la sua tre giorni americana durante la quale avrà l'occasione, quarto presidente del Consiglio nella storia italiana, di tenere un discorso davanti al Congresso Usa a camere riunite. Prima del Cavaliere, infatti, solo Alcide De Gasperi (1951), Bettino Craxi (1985) e Giulio Andreotti (1990) hanno avuto questo onore. Ma, per un Berlusconi che cerca oltreoceano l'appoggio dell'amico Bush, ecco un Prodi che convoca in Italia gli alleati di sempre: Francia e Germania. Sabato, al Palalottomatica di Roma, era stato Dominique Strauss-Kann, ex ministro dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria con il governo Jospin, a lanciare la volata al Professore. Ieri, un po' a sorpresa, è arrivato in Italia l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl. Certo, quella dell'ex premier tedesco, è stata una visita bipartisan (dopo il pranzo con Prodi ha incontrato, in serata, anche Pier Ferdinando Casini), ma la strategia dei due Poli sembra essere quella di voler spostare una parte della campagna elettorale sullo scenario internazionale. Ovviamente con due diverse strategie. Una tesa a rimarcare il patto di ferro con gli Usa (quella di Berlusconi), l'altra, più europeista, che mira a ricostruire l'asse Italia-Francia-Germania (quella di Prodi). Così, domani, davanti al Congresso, Berlusconi ripercorrerà le tappe fondamentali delle relazioni bilaterali ed esalterà i principi fondanti della democrazia, con richiami ai problemi principali dell'attività politica, come l'attacco del terrorismo internazionale. Tre gli appuntamenti che caratterizzeranno questa missione negli Usa: oggi una colazione di lavoro, seguita da un colloquio con il presidente Bush alla Casa Bianca; domani l'intervento al Congresso e, in serata, spostamento a New York per ricevere il Premio «Intrepid» per la libertà. Per Berlusconi questo viaggio rappresenta l'occasione per una sorta di bilancio complessivo dell'attività di politica estera portata avanti in questi cinque anni. Ma è prevedibile che il Cavaliere non mancherà di guardare al prossimo futuro ed illustrerà «all'amico George» i 10 punti del programma della Cdl, nonché informazioni ed aggiornamenti sulla battaglia politica che si sta svolgendo in Italia. Più europeista, invece, il contenuto dell'incontro di ieri tra Prodi e Kohl. «Abbiamo parlato - ha spiegato il Professore - di come si può rilanciare l'Europa, insieme, con uno spirito europeo rafforzato. Abbiamo parlato anche del rapporto tra Germania ed Italia in senso specifico e della necessità di costituire in gruppo di Paesi non che chiuda la porta agli altri, non un direttorio, ma che rilanci l'idea europea di cui tutti abbiamo bisogno». E di Europa Kohl ha parlato anche in serata durante l'incontro a Montecitorio con il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, il ministro Rocco Buttiglione ed il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. «Abbiamo parlato - ha detto Casini - della necessità che l'Ue si manifesti con un'unica voce: un processo che deve andare avanti senza le contraddizioni determinate da atteggiamenti come quello praticato in questi giorni dal governo francese».