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La prima volta alle urne per gli italiani all'estero

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Eleggeranno 12 deputati e 6 senatori. Due strategie opposte per «catturare» più schede

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Il centrodestra marcia diviso per cercare di ottenere il maggior numero di parlamentari nelle quattro ripartizioni in cui è stata divisa la circoscrizione Estero, e si presenta per questa inedita campagna elettorale con le quattro liste che compongono la Casa delle libertà. Il centrosinistra, invece, presenta solo il simbolo della coalizione: un emiciclo coi colori dell'arcobaleno, con al centro la scritta «Unione» e il nome di Romano Prodi. I candidati del centrosinistra saranno trentasei, espressione dei diversi partiti in base al loro peso politico. Fuori dall'intesa è restato l'Udeur di Clemente Mastella, che presenta il proprio simbolo e propri candidati (36), senza collegamento all'Unione, in tutte e quattro le ripartizioni della circoscrizione estero. L'Italia dei Valori di Antonio di Pietro ha scelto una doppia strategia: si presenta nella ripartizione Europa col proprio simbolo e propri candidati, mentre nel resto del mondo appoggia l'Unione. Quanto ai partiti del centrodestra, la Lega nord si presenta anche all'Estero col nuovo simbolo del Carroccio che sigla l'alleanza col movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo. Alleanza nazionale presenta un simbolo nuovo, con il nome del ministro per gli Italiani all'Estero, Mirko Tremaglia, che è stato il padre della legge per il voto degli italiani all'estero. Il contrassegno infatti avrà la dizione «Per L'Italia nel Mondo con Tremaglia». I trentasei candidati di Forza Italia si presentano sotto un simbolo che avrà il nome di Berlusconi ben evidente. Ma in una delle ripartizioni (la più estesa come territorio: Africa, Asia, Oceania e Antartide) FI e An potrebbero correre insieme con il simbolo «Per L'Italia nel Mondo con Tremaglia». Anche l'Udc presenta un proprio contrassegno col nome di Casini e trentasei candidati. La legge prevede che ogni circoscrizione elegga almeno un candidato e un senatore e attribuisce gli altri seggi in base al numero dei cittadini italiani che vi risiedono. L'Europa (compresi i territori asiatici della federazione Russa e della Turchia) eleggerà sei deputati e due senatori; il Sud America tre deputati e due senatori; l'America settentrionale e centrale due deputati e un senatore; la ripartizione che comprende Africa, Asia, Oceania e Antartide avrà diritto a un deputato e un senatore. Nelle comunità italiane dell'America del Sud, e soprattutto in quella dell'Argentina, la campagna elettorale è un impegno non facile per canditati e supporter perché la relativa giurisdizione si estende su oltre 17 milioni di chilometri quadrati e comprende 9 Stati in cui gli italiani, per lo più emigrati da oltre mezzo secolo, hanno finito per acquisire le diverse specificità dei Paesi di residenza. Gli aventi diritto al voto, tra italiani nati nella Penisola e loro discendenti, sono 885.673, pari a poco più di un terzo di quelli di tutto il mondo (3.520.809). Toccherà quindi a loro, sul totale di 12 deputati e 6 senatori che formeranno il manipolo dei neoparlamentari italiani che verranno dall'estero, di eleggerne tre per Montecitorio e due per Palazzo Madama. Insomma la presenza latinoamericana inciderà non poco ed è quindi comprensibile che i partiti italiani, sia al governo che all'opposizione, vi dedichino una particolare attenzione.

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