Poli a confronto sulla politica della casa

Da oltre un ventennio, hanno spiegato le Associazioni, manca nel nostro Paese un'organica politica della casa e le tensioni sociali sono destinate ad aggravarsi se non si ricorre non più a provvedimenti episodici e improvvisati, ma ad una vera e propria riforma della struttura del settore abitativo. Per questo il Coordinamento dei proprietari immobiliari ha avanzato proposte concrete: ridurre la pressione fiscale sugli immobili, trasformare l'Ici in una tassa più equa, introdurre una tassazione separata sui redditi da locazione (pari al 12,50% come già avviene per altre forme di investimento), estendere i benefici fiscali sui contratti concordati su tutto il territorio nazionale e non solo nei comuni ad alta tensione abitativa. Inoltre è necessario anche rilanciare il ruolo dell'edilizia residenziale pubblica e della locazione agevolata per le fasce deboli della popolazione.