Berlusconi spiega il programma per gli over 70: aumenteremo le minime a 800 euro
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, microfono alla mano, in piedi tra gli ospiti, inizia a presentare alcuni dei punti del programma di governo della Casa delle Libertà. Un programma che coinvolge dieci settori strategici della società, dalle famiglie alle imprese, dal federalismo fiscale alla casa. Un programma sul quale anche la Lega sembra aver trovato il punto di incontro. Dopo l'ultimatum del ministro del Welfare, Roberto Maroni, infatti, «se i cinque punti posti dalla Lega per il programma elettorale della Cdl - aveva dichiarato ieri in tarda mattinata l'esponente leghista - non saranno accolti, la Lega alle prossime elezioni andrà da sola», nel pomeriggio è arrivato, invece, il segnale di pace con il vice premier, Giulio Tremonti che ha dato per imminente la firma di Umberto Bossi sul programma della Cdl. Via libera, dunque, alla coalizione di centro destra che propone degli interventi per la prossima legislatura nella continuità di un operato che «non solo ha rispettato il contratto con gli italiani - ha sottolieneato Berlusconi - ma ha fatto molto di più». Tuttavia, è sulle cose da fare che la platea di Palazzo Wedekind chiede risposte. Che arrivano. Con il suo stile, goliardico e familiare, il premier ribadendo all'inizio e alla fine del suo intervento che «la giovinezza è uno stato dello spirito, non dell'anagrafe», chiarisce le intenzioni del prossimo governo. Una «carta oro per gli over 70 che consenta loro - annuncia Berlusconi - di viaggiare gratis sui treni delle Ferrovie dello Stato, di entrare gratuitamente allo stadio, nei musei, nei cinema e nei teatri. Stiamo pensando poi ad un bonus per gli animali di compagnia e all'esenzione dal pagamento del canone Rai». Agevolazioni dunque per migliorare la qualità della vita, anche con piccoli gesti quotidiani, e indirizzi politici «non solo per gli anziani ma anche per i nostri nipoti». Non tralascia nulla Berlusconi che interagisce con il suo pubblico, commenta gli squilli dei cellulari, «consentiti» se a chiamare è qualche bella donna, picchetta il centro sinistra, senza mai scendere nel volgare ma semplicemente raccontando barzellette ed aneddoti. Un intermezzo che piace e che aiuta a richiamare l'attenzione sugli indirizzi programmatici, che, per quanto riguarda i pensionati hanno il loro punto forza sulla rivalutazione delle pensioni che tenga conto della perdita del potere di acquisto del denaro. In particolare il premier ha preso impegno per dare attuazione al progetto di legge Biondi che prevede la variazioni dei contratti pubblici e privati realizzando quella dinamica salariale che consente l'adeguamento del trattamento pensionistico al costo della vita ed al potere d'acquisto della moneta. Ok all'incremento delle pensioni minime «per le quali - ha ricordato Berlusconi - abbiamo aumentato dove possibile portandole a 551 euro, oggi ne usufruiscono un milone e 841 mila pensionati. La nostra intenzione è quella di portarle a 800 euro», sull'applicazione di un modello sanitario rivoluzionario, «preso in prestito dall'Inghilterra, come il poliziotto di quartiere», che prevede che sia il medico di base ad effetuare direttamente la prenotazione presso le Asl di esami ed interventi. «Qualora ciò non fosse possibile a causa di liste di attesa non compatibili con il caso del paziente - spiega il premier - i dirigenti della Asl avranno punti di demerito e il medico di base potrà prenotare l'esame o l'intervento presso le strutture sanitarie private, con spese a carico della Asl». E proprio l'abbattimento delle liste di attesa costituisce uno dei punti chiave del «decalogo di Berlusconi», che prevede, tra l'altro, misure fiscali ad hoc per dare un maggiore sostegno ai nuclei familiari, agevolazioni alle imprese che investono in tecnologia ed in ricerca, bonus