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L'Associazione Nazionale Magistrati respinge le accuse venute dal presidente del Consiglio, lamentando come sia caduta nel vuoto la loro richiesta «di non essere tirati per i capelli nella campagna elettorale». «La giustizia lavora con i suoi tempi, indipendentemente dall'agenda politica - ha detto il presidente Ciro Riviezzo in una conferenza stampa convocata per presentare il ventottesimo congresso dell'Associazione che comincia oggi a Roma -. E i magistrati giudicano sulla base della legge non sulle convenienze politiche». Diversamente, se i magistrati tenessero conto delle scadenze politiche, ha sottolineato il vice segretario Nello Rossi, «potrebbero essere accusati di politicizzazione». Facendo poi riferimento esplicito al procedimento che riguarda il premier, Riviezzo ha aggiunto che «i tempi della prescrizione sono stati drammaticamente ridotti. E in questa situazione è evidente che nessuno può chiedere ai magistrati di rallentare il loro lavoro per ragioni di opportunità».