Berlusconi-Fini, sfida sugli imprenditori
Non solo i grandi nomi dell'industria ma soprattutto quella miriade di piccoli e medi imprenditori e di commercianti e artigiani che costituiscono la vera ricchezza del Paese e sono in grado di spostare voti. Nella Cdl tra Berlusconi e Fini si è aperta una vera e propria gara per conquistarsi l'appoggio di queste aree. Lo strumento sono le cene elettorali che sono state organizzate un po' ovunque nelle città industrialmente più ricche. Finora è Forza Italia che si è mossa di più. Cinque cene a Milano, una a Verona, a Brescia giovedì prossimo e ieri sera a Roma. Obiettivo non solo la raccolta fondi ma soprattutto quello di contarsi, vedere chi c'è e chi prima c'era e ora si mantiene in disparte. Tra i piccoli imprenditori, gli artigiani e i commercianti, il consenso alla Cdl resta prevalente ma c'è anche molto scetticismo e delusione. Il che però non si traduce in una diaspora verso l'Unione quanto piuttosto nella possibilità di uno spostamento all'interno della Cdl. E Fini vorrebbe strappare gli incerti e i delusi da Forza Italia. Sicchè sabato prossimo mentre Berlusconi è a Milano a una convention, Fini sarà a Verona a una manifestazione dal titolo evocativo «Made in Italy fatto in casa». All'appuntamento parteciperà un nutrito parterre di imprenditori tra cui: Alberto Aldegheri, Paolo Bedoni, Jacopo Biondi Santi, Mario Boselli, Francesco Divella, Emma Marcegaglia, Gaetano Marzotto, Giovanni Rana, Andrea Riello, Evendemiano Sator, Roberto Snaidero, Rossano Soldini, Luisa Todini, Federico Vecchioni, Paolo Zegna. Dalla parte di Berlusconi invece si sono schierati calibri quali Francesco Amadori, Luigi Cremonini, Marco Rosi e Vittorio Fini. Oltre Oceano tra i candidati di FI compare anche la nuora di Ted Turner. In Europa il Cav è riuscito a convincere a correre Stefano Borletti dela nota famiglia di macchine da cucire e residente a Lugano. Alla manifestazione di Verona, organizzata dal viceministro alle attività produttive Adolfo Urso, An illustrerà i punti del programma per le imprese. Da zero Irap sul lavoro per favorire le imprese manifatturiere al taglio di altri tre punti in cinque anni del cuneo fiscale e contributivo, alla decontribuzione per due anni per i neoassunti a tempo indeterminato, alla detassazione integrale degli straordinari. Nel programma si prevede il raddoppio degli investimenti sulla ricerca. Un capitolo ad hoc è dedicato agli incentivi alla crescita delle piccole e medie imprese con defiscalizzazioni e agevolazioni per le fusioni e l'estensione della cassa integrazione. E per rilanciare il turismo il dimezzamento dell'Iva sulle attività turistiche. Oggi invece Berlusconi incontrerà esponenti del mondo imprenditoriale al centro congressi Spazio Etoile in piazza San Lorenzo in Lucina a Roma. Ogni invitato verserà un contributo di mille euro a testa. La situazione a Roma è difficile per Forza Italia la cui penetrazione nel mondo imprenditoriale è contrastata da An e dalla Margherita. Intanto un'indagine Ipsos-Cise mette in evidenza che non solo gli imprenditori ma anche i commercianti e gli artigiani il 9 aprile voteranno per il centrodestra. Il 48% dice di votare per il centrodestra a fronte del 21% che si schiera con Prodi. Il giudizio dei commercianti e degli artigiani sulla prova di Berlusconi e del suo governo è positivo. Il 16% propone addirittura un voto di eccellenza. E anche il 42% che non è pienamente soddisfatto di quanto ha fatto la Cdl dichiara che la prova data dal Polo è comunque migliore di quello che potrebbe fare il centrosinistra alla guida del Paese. Bassissima è la fiducia nelle capacità di un eventuale governo Prodi: il 64% esprime una bocciatura preventiva e preferirebbe non rivedere l'attuale opposizione a Palazzo Chigi.