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Alla Camera rischia di saltare l'ultima sanatoria

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La decisione di ieri di riprendere nel pomeriggio i lavori d'Aula di Montecitorio con il decreto sull'agricoltura sembra ormai preludere all'accantonamento definitivo dell'analogo provvedimento sulla Pubblica amministrazione. Nelle ultime ore la maggioranza ha proposto all'opposizione un testo molto più scarno. Ma non c'è stato nulla da fare: il centrosinistra minaccia una nuova giornata di ostruzionismo. Nel primo pomeriggio c'era stato allora un vertice fra il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta; per vedere se era possibile espungere dal testo tutte le norme che per l'Unione sarebbero ispirate a una logica clientelare. A partire dal fatidico articolo 1 che isitituisce il Comitato interministeriale di indirizzo. Baccini però avrebbe deciso di non cedere a un diktat che snaturerebbe il testo di cui è promotore. E difatti, avvicinato in Transatlantico il ministro ha dichiarato: «Il certificato di morte di questo decreto lo deve stilare la sinistra in Aula. Si assumano in assemblea la responsabilità politica di impedire l'approvazione di una legge che semplifica la pubblica ammnistrazione».

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