Veltroni incontra gli ambasciatori
Questa la ricetta che il sindaco di Roma Walter Veltroni ha concordato con gli ambasciatori dei Paesi della Lega Araba per risolvere la crisi scaturita a causa della maglietta con le vignette satiriche su Maometto sfoggiata a «Dopo Tg1» dall'ormai ex ministro Calderoli. Veltroni ha ricevuto ieri a pranzo in Campidoglio i rappresentanti diplomatici islamici per cercare di stemperare gli animi e per potare avanti il dialogo con i Paesi musulmani, pur non rinunciando a pretendere rispetto per la cultura occidentale. Nella conferenza stampa di rito, Veltroni, affiancato dall'ambasciatore decano dell'Oman, ha ribadito la necessità di non parlare di civiltà, in quanto «esiste una sola civiltà, quella umana, caratterizzata da tante culture che hanno fatto la storia del mondo». Nel corso della colazione di lavoro, concordata col ministro Fini e durata circa un'ora, Veltroni ha ribadito l'assoluta necessità di lavorare «per il rispetto reciproco tra le diverse culture, perché l'Islam non è Bin Laden e l'Occidente non è la satira contro Maometto». Rispetto, non tolleranza, in quanto «nessuno è tanto superiore da poter sentirsi in diritto di dover tollerare qualcuno». Veltroni ha espresso «rammarico» per la maglietta di Calderoli, che, insieme alle vignette, «ha gravemente violato il rispetto verso la cultura islamica». Il Primo Cittadino, sul caso Calderoli, ha poi detto: «Quando si ha una responsabilità istituzionale si deve mettere davanti a tutto gli interessi generali, e non quelli di parte». Allo stesso modo, tuttavia, il Sindaco di Roma ha espresso il proprio «dolore» per i 16 cristiani uccisi in Nigeria e per l'omicidio di don Andrea Santoro, esigendo rispetto per l'Occidente e per quel che rappresenta: il posto in cui, a costo di un «Novecente cruentissimo», sono nate «la libertà d'opinione, religiosa, sindacale e le democrazie parlamentari». Pasta alle zucchine, filetto di manzo, carciofi alla romana e fragole e gelato con panna, il menù cucinato agli ambasciatori. Un pranzo mediterranero, che, nelle intenzioni del Sindaco, voleva sottolineare il valore della cultura mediterranea, «costituita dalle culture cristiana, ebraica e musulmana». L'ambasciatore dell'Oman ha riconosciuto, infine, all'Italia di aver avuto «sempre rapporti costruttivi con l'Islam». Rapporti che, ha assicurato Veltroni, Calderoli «non ha intaccato». Perché «solo col dialogo verrà scongiurato lo scontro di civlità».