«Patto Cdl-Unione Fuori gli estremisti»
Pier Ferdinando Casini ospite a Porta a Porta con Piero Fassino, ha lanciato al segretario dei Ds una proposta: «Io propongo a Prodi di fare un patto con Berlusconi per escludere le forze estreme». Immediata la replica di Fassino che ha ironizzato: ««Sei sicuro che Berlusconi lo accetterebbe?». Pronta la risposta di Casini: «Sì, parlo a suo nome, entrambi si liberino delle forze estreme». E di nuovo Fassino: «Allora vi dovete liberare anche di Borghezio». Poi accusa il presidente della Camera di scarsa coerenza. «In queste settimane Berlusconi per rafforzare il proprio schieramento ha sottoscritto un accordo con neofascisti e neonazisti che tutti i giorni sostengono parole d'ordine razziste che incitano all'odio». Ma Casini assicura che alcuni personaggi di Forza Nuova e della Fiamma Tricolore, ritenuti impresentabili, non saranno candidati. Respinge le accuse di scarsa coerenza giacchè «per far fuori Storace alle elezioni regionali il centrosinistra ha raccolgo le firme per queste liste». Casini poi aggiunge che nella Cdl «il peso delle forze estreme è inferiore a quello che hanno nel centrosinistra» e ricorda i deputati che saranno eletti nelle file di Rifondazione, dei Verdi e del Pdci. «Ma allora perchè vi ci siete alleati?» interviene Fassino e casini risponde che la Cdl è stata costretta dalla campagna acquisti dell'Unione che «raccatta di tutto». battute di fuoco ma anche convergenze sul tema dei rapporti con l'Islam. Casini ha sottolineato che «bisogna riaffermare con coraggio le radici cristiane ed è preoccupante l'ignavia e il doppiopesismo e la viltà che caratterizzano l'Occidente». E poi: «Non si possono costruire barriere tra l'Italia e il mondo musulmano ma vanno riaffermate con forza le proprie radici. Senza questa riaffermazione non ci può essere dialogo». Il presidente della Camera ha lanciato un'accusa al Parlamento europeo che non fa nulla per difendere le radici cristiane dell'Occidente» e ricorda che questo «laicismo» ha portato ad un «accanimento contro il ministro Buttiglione reo solo di aver detto quello pensava sulla famiglia e sui valori creistiani». Non la pensa così il segretario Ds: «Non si può dire che il Parlamento europeo è un covo di ateismo militante». Casini poi ha affermato che «non sono chiari i motivi della rivolta di Bengasi» e comunque «dispiace che prodi non abia detto una sola parola su Bengasi ma ponesse solo il problema di Calderoli». Secondo il presidente delal camera, il leader del'Unione ha sfruttato in chiave elettorale l'incidente accaduto in Libia». Casini e Fasino si sono trovati d'accordo invece su quanto detto dal presidente del Senato Marcello Pera sulla «esigenza della reciprocità dei culti». «Noi costruiamo moschee in Italia e poi se andiamo in Arabia non possiamo andare a messa nè tanto meno mostrare un crocifisso» ha affermato Casini e su questo Fassino si è detto d'accordo. Ma per il presidente di Montecitorio l'Unione sui grandi temi internazionali ha «visioni antitetiche» e cita la linea di Rutelli su Israele e quella opposta di Ferrando e del sindaco di Marano». Fassino però respinge questa tesi e sottolinea che la posizione del centrosinistra sul Medio Oriente è molto netta e racchiude l'intera coalizione compresa Rifondazione». Quanto al sindaco di Marano il leader Ds ricorda che le sue dichiarazioni sono state ampiamente criticate. «Penso che chi formula quelle espressioni non ci rappresenta e dovrebbe avere dunque la dignità di dimettersi» sostiene Fassino. Il segretario Ds polemizza con Pera definendolo «poco convincente perchè contrappone cristianità e islam come due mondi omogenei in conflitto tra loro. Non è così e intanto bisognerebbe evitare guerre di religione che sarebbero drammatiche e esplosive. E poi nell'Islam c'è un contrasto tra le forze democratiche e quelle fondamentaliste. La nostra politica deve aiutare le prime a prevalere». Casini però è dell'idea che anche la sinistra «è responsabile di quello che sta accadendo nei rapport