Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

di AUGUSTO PARBONI I PAESI del sud del Mediterraneo sono fondamentali per la sicurezza dell'Italia e di tutta l'Europa.

default_image

  • a
  • a
  • a

È il ministro della Difesa Antonio Martino a parlare durante la cerimonia per i quarant'anni del trasferimento a Roma della Nato Defense College alla Cecchignola, in presenza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del segretario generale della Nato Jaap Hoop Scheffer. Un incontro tra le alte cariche istituzionali volto a sottolineare come la storica decisione delle democrazie occidentali di costituire un comune sistema difensivo «fu giusta - ha detto il capo del dicastero - lungimirante ed efficace». Quanto ai rapporti con il sud del Mediterraneo, il Ministro ha dichiarato che la Libia «è un paese importantissimo, noi avremmo voluto coinvolgerlo nel dialogo Mediterraneo della Nato. Ci sono tuttavia difficoltà, come è sempre stato per il nostro rapporto con Gheddafi». Non è mancata neanche una nota di merito al Consiglio Nato-Russia, un organismo considerato da Martino di grande rilevanza, «che aumenta le possibilità di conoscenza reciproca e che chiude nuove prospettive di cooperazione per consolidare la sicurezza». E ancora: «Le minacce alla stabilità e alla pace persistono e anzi negli ultimi tempi sembrano essere accresciute. La cooperazione Nato-Russia in questo ambito è certamente di grande importanza». L'obiettivo è quindi quello di combattere con sempre più determinazione il terrorismo, che il ministro della Difesa definisce il «nemico sanguinario che minaccia e colpisce ovunque nel mondo». E prorio sul terrorismo è intervenuto anche il capo dello Stato, che non ha esistato a ricordare come «di fronte alle minacce globali del nostro tempo la Nato si è dimostrata capace di reagire efficacemente. Le sfide rappresentate dal terrorismo internazionale, dal moltiplicarsi delle aree di crisi, dalla proliferazione delle armi di distruzione di massa, sollecitano interventi multipli e complementari».

Dai blog