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Berlusconi: «La satira non sia irrispettosa»

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«Quelle vignette hanno nociuto ai sentimenti dei fedeli e noi non possiamo che condannarle»

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«La satira non deve essere irrispettosa» ha detto il premier. Nel breve passaggio dell'intervista, il premier ha condannato la pubblicazione delle caricature che offendono il profeta Maometto e secondo la traduzione dall'arabo che doppiava l'intervistato, ha detto che «non si devono offendere gli altri attraverso le caricature». Berlusconi ha affermato che quelle vignette «hanno nuociuto ai sentimenti dei fedeli e noi non possiamo che condannarle». «In occidente - ha aggiunto - abbiamo la libertà di fare satira sulla religione e anche sul Papa», ma non possiamo avere la stessa libertà d'azione nei confronti di altre religioni». Poi ha aggiunto che «non c'è altro modo per costruire un futuro di benessere, di giustizia per tutti che rispettarsi a vicenda, che conoscersi di più e, conoscendosi di più si può capire come il fondamento di tutti noi è un fondamento sempre di bontà, di moderazione, di aspirazione all'amicizia e alla comprensione tra i popoli». Il Cavaliere ha poi riferito di un suo colloquio telefonico con il leader libico: «Ho parlato a lungo con Gheddafi e mi ha assicurato la difesa dell'incolumità dei nostri connazionali, del personale del nostro consolato quindi tra i nostri due Paesi non si è verificato e non c'è, ancora oggi, nessun problema». Una notizia importante alla luce di quanto accaduto venerdì sera a Bengasi dopo l'ondata di sdegno e di violenza nel mondo islamico per la pubblicazione delle vignette raffiguranti Maometto-kamikaze sulla stampa danese e dopo l'infelice exploit dell'ex ministro per le Riforme Istituzionali Calderoli, che ha mostrato in televisione una maglietta che riproduceva le caricature danesi, considerate blasfeme e offensive. Nel corso di un incontro avvenuto ieri a palazzo Chigi con il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jaap de Hoop Scheffer, in visita a Roma nell'ambito delle celebrazioni del 40° anniversario dell'insediamento nella capitale del Collegio di Difesa della Nato, il presidente del Consiglio ha invece sottolineato che l'alleanza atlantica riveste «un ruolo centrale» nella politica estera italiana. Berlusconi, si legge in una nota, ha espresso il proprio apprezzamento per l'importante attività di formazione strategica svolta dal Collegio, che gestisce corsi per gli ufficiali e i funzionari dell'Organizzazione. Il segretario generale ha sottolineato «il bilancio positivo della riunione informale dei ministri della difesa della Nato, svoltasi a Taormina il 9 e 10 febbraio». In particolare, ha «manifestato soddisfazione per il primo incontro tra i ministri della difesa dell'Alleanza e quelli dei sette Paesi del Dialogo Mediterraneo della Nato, sviluppo che l'Italia ha attivamente promosso». I due leader hanno registrato piena comunanza di vedute sui temi oggetto del vertice di Riga nel prossimo novembre, che sarà in particolare dedicato al processo di adattamento dell'organizzazione alle nuove sfide globali della sicurezza. Berlusconi «ha ribadito il ruolo centrale che l'Alleanza riveste nella politica estera dell'Italia, riaffermando il sostegno alle aspettative dei paesi dell'Europa centrale e orientale di un ulteriore allargamento della Nato». In tale contesto il premier ha sottolineato l'importanza di una «crescente collaborazione tra Nato e Ue». Il segretario generale ha ringraziato Berlusconi per «l'importante contributo offerto dall'Italia alle missioni dell'Organizzazione, che la colloca, insieme alla Germania, al primo posto fra i Paesi che forniscono truppe alle operazioni Nato per il mantenimento della pace nel mondo».

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