Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La Chiesa studia i programmi della Cdl

default_image

  • a
  • a
  • a

Da una parte il presidente Carlo Azeglio Ciampi, i presidenti di Senato e Camera, Marcello Pera e Pier Ferdinando Casini, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini e il presidente della Consulta, Annibale Marini; dall'altra parte i cardinali Angelo Sodano, Segretario di Stato vaticano, Camillo Ruini, fresco della riconferma del Papa a presidente della Cei e a Vicario di Roma ed Attilio Nicora, oltre che al nunzio in Italia, monsignor Paolo Romeo, ai sottosegretari Gabriele Caccia e Pietro Parolin ed al ministro degli Esteri, Giovanni Lajolo. Nella seicentesca sala degli arazzi, all'ambasciata italiana presso la Santa sede, si leveranno i calici per festeggiare il Concordato del 1929 e gli Accordi del 1984. Ma poiché l'incontro tradizionale quest'anno cade alla vigilia di una campagna elettorale particolarmente infuocata, non è escluso che i temi arriveranno a toccare materie di stretta attualità. Al grande ricevimento il padrone di casa, l'ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua ha invitato tutte le figure rappresentative della politica italiana, sia del governo che dell'opposizione: ministri, sottosegretari, parlamentari e segretari di Partito. Da Umberto Bossi, a Roberto Calderoli, da Romano Prodi a Francesco Rutelli (che però ha fatto sapere che non potrà partecipare), da Fausto Bertinotti a Enrico Boselli e Piero Fassino, il quale non ha mai mancato a questo significativo appuntamento tra il mondano e l'istituzionale. Il momento «clou» è sicuramente costituito dall'incontro bilaterale tra il governo e la Santa Sede nella sala degli arazzi. Tecnicamente è un colloquio informale che, come tale, non prevede un'agenda prestabilita, cosicchè tutti i possibili temi possono essere sollevati da chi vi partecipa. Una decina di persone in tutto. Si tratta sempre di uno scambio di vedute che permette un focus sui rapporti concordatari oltre che sulle questioni calde del momento sia a livello internazionale che nazionale. E in virtù delle elezioni alle porte, è quasi scontato che l'incontro possa aiutare il Vaticano a comprendere meglio i programmi elettorali del governo Berlusconi.

Dai blog