Persino l'Udc adesso vede la vittoria dietro l'angolo
Di fronte all'ennesimo sondaggio, questa volta di una affidabile scietà di ricerche americana, che dà questa volta il centrodestra addirittura in sorpasso sulla sinistra, il presidente della Camera si è lasciato andare all'entusiasmo. E questo mentre tra le truppe della sinistra comincia a diffondersi la consapevolezza che qualcosa di vero deve pur esserci in questa sequela di rilevazioni e non possono essere tutti dati taroccati a uso elettorale. Sicchè ieri ospite di una trasmissione radiofonica Casini ha detto che «la forte rimonta del centrodestra è un dato acquisito. I sondaggi dimostrano delle linee di tendenza, e mi sembra che siano tutti univoci. Dicono una cosa che è sostanzialmente confermata da tutti: la gente è preoccupata. I moderati capiscono che se vince la sinistra ci sarà un governo per qualche mese, nel Paese ci sarà l'ingovernabilità, perchè in quella coalizione prevalgono gli estremismi. La gente è preoccupata, e tutti i sondaggi lo evidenziano, sia quelli del centrodestra che del centrosinistra». Casini si è ricreduto sui sondaggi e il barometro del rapporto con Berlusconi segna il sereno. «L'amore non è bello se non è litigarello» scherza definendo così gli alti e bassi con il premier. Poi spiega: «Il nostro rapporto è buono nella sostanza e solido nelle basi. Tutti e due vogliamo costruire un centrodestra moderno e moderato, io forse lo vorrei più moderno e più moderato. Ma anche lui potrebbe elencare i suoi più». Quanto alla lealtà «non si discute, ci sonosciamo da tanti anni. Nella buona come nella cattiva sorte stiamo assieme, e poi ognuno interpreta il suo ruolo come meglio ritiene». Casini ha riconosciuto i pregi del Cavaliere: «Berlusconi ha una forza enorme, non è mai domo. Lo dimostra anche la conduzione di questa campagna elettorale». Poi ha aggiunto: «Io ho il mio modo di fare. Sono più giovane di Berlusconi, ma a 50 anni ho smesso di copiare gli altri. Sono quello che sono, ed è anche un modo per dare più scelta agli elettori». Il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi replica ai dubbi della sinistra sulla veridicità dei sondaggi. «Romano Prodi e la sinistra sono in possesso degli stessi dati che abbiamo noi. Sanno che Berlusconi ha rovesciato in poche settimane la situazione. E il bello deve ancora venire». Entusiasmo tra i parlamentari azzurri. Per il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani, «l'impegno costante di Berlusconi ha già dato i suoi primi frutti» e i dati «dimostrano che c'è stato un totale cambiamento di rotta e un nuovo moto d'orgoglio del nostro elettorato. Grazie al premier, che sta spiegando ai cittadini il buon lavoro svolto dal suo governo i voti di Forza Italia del 2001 si stanno finalmente scongelando». Per Elio Vito, presidente dei deputati di FI, «è la conferma di quel risveglio dei moderati che è diventato ogni giorno sempre più evidente nel paese.La sinistra scopre con preoccupazione che la campagna elettorale è tutta in salita. Sono ormai un lontano ricordo i facili entusiasmi di Prodi, Fassino e Rutelli». Il vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, Antonio Leone sostiene che «il recupero è diventato un incubo per i leader dell'Unione che si illudevano di aver vinto prima ancora che gli italiani si recassero alle urne». Isabella bertolini aggiunge: «Il sorpasso è una realtà, il vento è cambiato».