La leader di As con Fiore e Tilgher non si candida. Forse si presenta il marito
In un certo senso è stata fedele al suo proponimento: visto che i suoi cavalieri — Adriano Tilgher e Roberto Fiore — sono impresentabili secondo tanti benpensanti anche nel centrodestra, meglio fare tutti un passo in dietro. E allora la lista di Alternativa Sociale sarà fatta e sarà piena di nome sconosciuti e Tilgher, Fiore e Mussolini saranno solo i grandi sponsor. «Noi puntiamo sulle idee — dice Tilgher — e queste possono andare avanti indipendentemente dalle nostre tre persone, ma anche grazie ad altre persone. Presenteremo delle liste specchiate su cui nessuno potrà aprire bocca». Questa la soluzione adottata un po' a sorpresa per zittire le polemiche. Però anche se la Mussolini dice «noi siamo un movimento di destra piena senza fraintendimenti, non vogliamo rinunciare alla nostra identità», non può negare di essere stata costretta a questa decisione per vedere la sua lista alleata al centrodestra. Lo stesso vale per Fiore e Tilgher, che comunque anche ieri hanno continuato a difendere la loro storia, sicuri che non esistano reali motivi che giustificano polemiche e veti. Tilgher ne è convinto: «Credo che la mia storia personale possa essere paragonata a quella di tanti altri». E Fiore rivendica il suo passato e le posizioni di oggi: «Ci sono sentenze che confermano che le nostre posizioni sono radicali ma non sono accostabili al nazional-socialismo». Certo è che per sbloccare la situazione un loro passo indietro era indispensabile. E la soluzione adottata è arrivata un po' a sorpresa. Infatti, durante tutta la notte e la mattinata di ieri, sembrava fosse prevalente un'altra ipotesi, quella che prevedeva la presenza nella lista di As solo di Alessandra Mussolini. A Fiore sarebbe andato il posto di europarlamentare lasciato vuoto dalla Mussolini (costretta a dimettersi per via della legge sulle incompatibilità) e a Tilgher la promessa di una candidatura in qualche prossima elezione amministrativa. Ma il compromesso è saltato, e la Mussolini non ha voluto tradire i suoi. E allora niente corsa per il Parlamento, tanto meno come indipendente nelle liste di Forza Italia. A chi glielo chiede risponde divertita: «Io, candidata indipendente nelle liste di Forza Italia? Io sono indipendente di mio». Per ora il confronto con la Cdl va avanti sulla base del programma. Alternativa sociale ha presentato le sue idee su famiglia, sanità, sicurezza e immigrazione, e sul lavoro chiede la modifica della legge Biagi. Ora resta da capire se a questo punto Berlusconi e il resto della Cdl sono disposti a collegarsi con Alternativa sociale. Certo c'è un'area, quella dell'estrema destra, che gli esperti dicono essere intorno al 2%, che farebbe non poco comodo a Berlusconi per vincere le prossime elezioni. Però è tutto da vedere se senza l'appeal che costituiscono i tre nomi storici della destra estrema la lista di As sia davvero in grado di raccogliere quella piccola ma preziosa percentuale di consensi. Tra l'altro a quello stesso elettorato mirano anche altre piccole formazioni che pure con Berlusconi e gli altri leader del centrodestra sono in trattative da tempo. C'è la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli e il Movimento Idea sociale di Pino Rauti. Queste due forze proprio per essere accettate nell'alveo del centrodestra si stanno dando un gran da fare e soprattutto, stando a quanto dichiarato dal senatore Vizzini, l'uomo che per FI tratta con gli aspiranti alleati, sono pronti a rimettere nelle mani degli alleati le loro liste. Tutto insomma per evitare che la presenza di «impresentabili» faccia diventare tutta la lista impresentabile. A questo punto Berlusconi deve scegliere. Quelli di As con le nuove liste si sentono in pole position. I loro nomi ora saranno pure sconosciuti ma almeno non chiacchierati. Per la lista di Alessandra Mussolini già comincia a circolare il primo nome che forse sarà il più noto, ovvero Mauro Floriani, proprio il marito di Alessandra.