GLI ESAMI DELLA UE
A Bruxelles per partecipare alla due giorni Eurogruppo-Ecofin, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti non ha nascosto la propria soddisfazione per il «forte apprezzamento» di Bruxelles riguardo alle riforme pensionistiche varate dal governo. «Il tempo è galantuomo», ha spiegato infatti, osservando che «c'è stato il riconoscimento dell'azione di finanza pubblica di questo governo sulle pensioni, che ha riscosso un fortissimo apprezzamento. Siamo avanti a tutti gli altri». «Almeno su questo fronte, che è strategico, l'Italia ha una performance di straordinario rilievo», ha aggiunto Tremonti, ricordando che la Commissione è tornata a formulare il proprio ok alla manovra del 2006; riconoscendo, secondo Tremonti, che «tra i suoi fattori principali vi è l'introduzione di meccanismi efficaci, di controllo e di monitoraggio della spesa». Il riferimento del ministro è alla comunicazione sui conti pubblici italiani, che l'esecutivo europeo adotterà mercoledì prossimo nella quale Bruxelles spiegherà all'Ecofin che «per il momento non sono necessari ulteriori passi nella procedura di deficit eccessivo riguardante l'Italia». Nel documento si legge infatti che l'Italia, secondo i tecnici di Bruxelles, «sembra avere preso misure coerenti con le raccomandazioni» formulate dall'Ecofin di luglio 2005, con le quali si è chiesto al governo di riportare il rapporto deficit-pil sotto il 3% entro la fine del 2007, effettuando una correzione strutturale di almeno lo 0,8% del pil nel 2006. Se l'impianto generale della Finanziaria sembra aver convinto la Commissione, da Bruxelles non fanno mistero del fatto che permangano «incertezze significative riguardo agli obiettivi di bilancio del 2006, derivanti dalla combinazione di ambiziosi tagli alla spesa e meccanismi di controllo della spesa non ancora messi alla prova». Il riferimento, in particolare, è alla spesa sanitaria, a quella locale e, in misura minore, a quella centrale. «Nel caso in cui le misure non vengano implementate in pieno, o si rivelino inefficaci, si renderebbero necessarie ulteriori misure correttive», precisano ancora dalla Commissione, dove continueranno pertanto «a monitorare da vicino gli sviluppi di bilancio in Italia». Riguardo alla correzione del deficit 2007 e alla riduzione del rapporto debito-pil, Bruxelles spiega che anche questi due aspetti sono «soggetti a incertezze significative, poichè si basano sull'implementazione efficace della Finanziaria 2006 e sulla specificazione e sull'implementazione di misure correttive aggiuntive e sostanziali per il 2007». Ma «l'Italia non ha fornito informazioni sulle misure generali previste per conseguire l'obiettivo del 2007».