La legislatura volge al termine, pioggia di mini-decisioni Finanziamenti, aiuti, slittamenti: ce n'è per tutti i gusti
Ultimi regali, ultimi saldi di stagione con una valanga di decisioni che interessano direttamente i cittadini. Le Commissioni continuano a lavorare febbrilmente sfornando disegni di legge, come quello di alcuni giorni fa della Commissione Trasporti al Senato che tutela le mitiche «500» facendole circolare all'interno delle zone per sole auto catalitiche evitando inoltre la rottamazione. Ma anche il Parlamento continua a funzionare, complice la decisione di spostare di due settimane la data di scioglimento delle Camere. E sono i provvedimento dell'ultimo minuto a tenere banco con cui si prevedono fondi e finanziamenti, proroghe e concessioni. In attesa che giunga il sì al decreto legge di riassetto delle Pubblica Amministrazione (con tutta probabilità sarà approvato la prossima settimana), a tenere banco è il decreto «milleproroghe», ormai legge. Una normativa pensata all'inizio per prorogare i termini di alcune materia che non erano state regolate nei tempi stabiliti, e che poi è diventata un sacco senza fondo. Tutti ad aggiungere qualcosa, a chiedere qualche sovvenzione o fondo di tutela. Un'assalto alla diligenza, come ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Ma alla fine la sua sforbiciata si è fatta sentire. Se ha detto di no alla Lega sull'albo delle Guardie Giurate, e bloccato le assunzioni extra all'Antitrust, 68 dipendenti, e al Consiglio di Stato, cinque consiglieri, Tremonti non si è sentito di dire di bloccare la norma taglia-debiti dei partiti. L'istituzione di un fondo di garanzia per «soddisfare» i debiti dei partiti maturati prima del varo della legge ed anche la previsione che i soldi dei rimborsi elettorali potranno essere usati come garanzie davanti ai creditori. Nel «milleproroghe» è finita anche la legge sul risparmio prevedendo il differimento di 60 giorni dell'efficacia di alcune norme. In particolare quelle che obbligano Banche ed Autorità di vigilanza ad adeguarsi in materia di obbligazioni bancarie, prodotti assicurativi e finanziari. Via libera al rifinanziamento delle missioni di pace in Iraq ed Afghanistan fino al giugno del 2006. E per rispondere alla crisi del gas una norma per prolungare fino alla fine del 2007 il periodo transitorio degli affidamenti e delle concessioni per l'attività di distribuzione del gas naturale. Infine spazio alla Sicilia con due finanziamenti speciali per tre anni a favore del Belice, 5 milioni di euro, e della parte occidentale dell'isola, 1 milione di euro. Perché? Per la ricostruzione del terremoto del '68 e dell'81. Quando si dice che il Governo non interviene al Sud.