Tutti d'accordo Cdl in rimonta

Berlusconi confida nel sorpasso nei sondaggi. Il Cavaliere appare comunque sereno e sicuro di sè. A dargli parzialmente ragione sono le ultime proiezioni che confermano la rimonta della Cdl. Come quella di Nicola Piepoli che dal sito Affari italiani conferma una crescita di mezzo punto per il centrodestra. Secondo il sondaggista il trend elettorale vedrebbe L'Unione stabile al 51% e la Cdl al 47%, con un distacco di «appena» quattro punti tra le due coalizioni. Motivo del recupero? «L'aumento della Democrazia cristiana», spiega Piepoli che arriva al due per cento. In sintesi l'indagine vede i Ds al 23,5 per cento contro il 21 per cento dei consensi a Forza Italia. Alleanza nazionale batte invece la Margherita 13 a 10. Rifondazione raccoglie il 6,5%, mentre Udc e Lega sono appaiate al cinque per cento. Numeri che fanno il paio con la ricerca Ipr Marketing - riportata da Repubblica - secondo la quale il 23,2% degli italiani non ha deciso per chi votare (circa due milioni) guarda all'Unione, contro il 13,2% che «parteggia» per la maggioranza. Rimane una grossa fetta - che non sa o non sa rispondere alla domanda del sondaggio - da spartire: si tratta di 5 milioni di italiani che nei prossimi due mesi subiranno il «corteggiamento» delle coalizioni. Un vero e proprio tormentone, al limite dell'«ossessione», anche per convincere il popolo del centrodestra a recarsi alle urne. Obiettivo, quella «quota 85» di partecipazione al voto che gli esperi di flussi elettorali che seguono la campagna del premier ritengono «fondamentale» per completare la rimonta in atto con un netto successo. Oggi sarà poi la volta della pubblicazione del sondaggio realizzato (il 3 e il 4 febbraio) dall'istituto Swg per conto del settimanale L'Espresso. Anche qui l'Unione risulta sempre in testa - alla Camera - al 51,2%, con il centrodestra in ripresa al 46,6%