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L'Udc si smarca: «No all'uno contro tutti»

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Istituzioni e autorità sono autonome e debbono restare fuori dalla contesa politica. Nessun campione gioca al meglio mettendo continamente in discussione l'arbitro». Il presidente della Camera si inserisce nella scia: «Rispetto le decisioni dell'Authority anche quando non le condivido». Ma tocca a Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, attaccare a testa bassa. Chiama a raccolta i militanti dell'Udc con l'obiettivo di «battere Prodi e la sua armata Brancaleone», convinto che, se questo accadrà, «sarà merito dell'Udc». «Vinceremo senza effetti speciali»: così Cesa chiude il proprio intervento, che ha avviato i lavori della conferenza programmatica del partito. Un intervento sintetico, nel quale Cesa ricorda i punti centrali del programma centrista, dalla famiglia al Mezzogiorno. Ma non manca di indirizzare spunti polemici contro il centrosinistra, in particolare contro la Margherita e Rutelli, senza escludere dai propri strali nemmeno i partner di governo, Silvio Berlusconi in testa. «Non attacchiamo le autorità, non isoliamoci, non inseguiamo i fantasmi», è il primo monito che Cesa rivolge esplicitamente a Silvio Berlusconi, rivendicando il merito dell'Udc, nella riforma istituzionale, per aver introdotto la clausola dell'interesse nazionale. Merito del partito centrista, sottolinea ancora Cesa, è anche il bonus bebè di mille euro. «È bene che lo ricordino tutti - dice - il presidente del Consiglio che se ne è vantato scrivendo una letterina ai bebè», così come i rappresentanti dell'opposizione. La scelta dei moderati di entrambe le aree, secondo Cesa, dovrebbe passare proprio per l'Udc, «non per il signor Luxuria» o per Francesco Caruso. E in questo contesto, Cesa si rivolge alla Margherita e al suo leader Francesco Rutelli, ammonendo: «Non può prendersi il lusso di attaccare l'Udc». A questo proposito, Cesa ricorda le scelte della sinistra in Puglia in relazione ai pacs e alle unioni civili «equiparate alla famiglia fondata sul matrimonio». Nel suo intervento, Cesa ribadisce l'attenzione ai cardini della politica centrista. La famiglia, la tutela della vita, il Mezzogiorno: «L'Udc in questi anni è passata per essere sempre una forza scomoda - rivendica - perchè non ha evitato di esercitare il proprio senso critico nella coalizione».

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